ANCONA - L'Europa prima e dopo il 1989 al convegno organizzato dalla Prefettura di Ancona in collaborazione con il Consiglio regionale. L’invito a ritrovare “le radici europee della solidarietà e dei diritti” nell'intervento del Presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick

Una riflessione tra passato e presente, nel trentesimo anniversario dalla caduta del Muro di Berlino che per 28 anni divise in due la capitale tedesca e simbolicamente il mondo.

Il convegno organizzato dalla Prefettura di Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale delle Marche, ospitato nel Palazzo del Governo, è stata l'occasione per ripercorrere le tappe del processo che il 9 novembre del 1989 portò all'abbattimento della più alta frontiera tra Est e Ovest, con il contributo del presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick e del docente di filosofia Giancarlo Galeazzi. convegno muro 1

«Abbiamo condiviso l’importanza di un momento aperto, di riflessione e di approfondimento - ha sottolineato il Presidente Antonio Mastrovincenzo - per comprendere il senso che ancora oggi ha quell’evento, il cammino che da allora abbiamo fatto, il presente che viviamo e la prospettiva aperta davanti a tutti noi». Oggi la sfida da vincere, secondo il Presidente, «è quella di essere protagonisti del progetto europeo, terreno privilegiato in cui la storia, la cultura, l’intelligenza, la competenza e il saper fare del nostro Paese vanno giocati fino in fondo, mettendo al bando definitivamente opportunismi, inaffidabilità e scarsa credibilità». L’evento è nato con l’obiettivo, come ha spiegato il Prefetto Antonio D'Acunto, «di proporre una riflessione su quella che è stata una delle pagine più belle per la libertà e per la possibilità di passare in un’Europa estesa a tutti gli Stati». "Trent'anni dopo: crisi della democrazia o Risorgimento europeo?" l'interrogativo posto dal professor Galeazzi che ha analizzato gli attuali scenari del vecchio continente. "L'Europa tra il Muro della 'guerra fredda' e il ponte della dignità e della solidarietà" il titolo del contributo del presidente Giovanni Maria Flick che ha invitato a ritrovare le radici originarie dell’Europa. «I muri oggi sono tantissimi, perché non sono fatti solo di mattoni – ha sostenuto il professor Flick - , sono fatti anche di incomprensione, sono fatti di cecità, di rifiuto di accoglienza, andando contro la Costituzione e la realtà della storia. L’esperienza delle migrazioni e della difficoltà ad affrontarle ne sono un esempio, così come lo sono affermazioni di sovranismo e di populismo che in un modo o nell’altro cercano di ricostruire in Europa delle barriere che credevamo rimosse». La soluzione per l’Europa è quella di «ritrovare il senso della solidarietà e il fatto che l’Europa non è fatta solo di interessi, ma di diritti, perché è nata per fare la pace».