LORETO - Si inaugurerà il sette dicembre in occasione del Giubileo Lauretano e dell’apertura della Porta Santa, il Museo della Corona.

Il progetto nasce da un sogno nel cassetto, quello di Renato Moroni e della sua Famiglia, proprietaria con lui della LAL storica azienda marchigiana produttrice di oggetti sacri.
L’idea della famiglia Moroni è quella di dare, attraverso questo nuovo spazio espositivo, la giusta dignità nella storia economica e sociale di Loreto, alla figura della “coronara”.

Nell’immagine collettiva di quanti vivono a Loreto o hanno avuto occasione di visitarla in passato, la coronara è la donna che infila, a mano, i rosari. Li compone pezzo pezzo e con mani leste e delicate, da vita ad un oggetto destinato a diventare, attraverso la preghiera, il tramite fra terreno e divino.IMG 20191203 WA0001

Per anni le coronare hanno abitato gli usci delle porte di Loreto, sono diventate parte attiva di una cittadina devota al culto di Maria, hanno gettato il seme di una vera e propria economia legata alla realizzazione di oggetti sacri, quei famosi “ricordini” che girano il mondo nello spazio di una tasca ma portano con se il più grande dei messaggi.

Il rosario di Loreto parla del Sì determinato di Maria a Dio e ne rinnova la potenza; racconta del viaggio compiuto su ali d’angelo della sua casa natìa, da Nazareth fino a quel promontorio, poco lontano dal mare Adriatico, intorno al quale si è eretta poi la Basilica; è la gioia e il conforto della preghiera, intima o collettiva che sia, dal cuore delle Marche, nel cuore del mondo.

Il Museo della Corona ospiterà tutta una serie di reperti raccolti legati alla creazione dei rosari, stampi e utensili che nel tempo hanno contribuito alla realizzazione e alla diffusione degli articoli religiosi; il materiale, proveniente dagli archivi di aziende storiche del settore, consentiranno di comprendere lo stato dell’arte e le evoluzioni tecnologiche via via introdotte nel corso degli anni.

La collezione attuale è comunque un primo tassello di quello che ambisce a diventare luogo collettore di una memoria storica fondamentale per la città di Loreto, cresciuta proprio intorno alla Santa Casa e alla forza del messaggio mariano per i pellegrini di tutto il mondo.

Sede del Museo, altro luogo intriso di memoria: le Cantine del Bramante.

A due passi dalla Basilica, dalla Santa Casa e dalla figura di Maria, Madre d’Amore.