CIVITANOVA - La notte tra sabato e domenica scorsa i militari della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, al termine di complesse ed articolate attività di indagine sviluppate nell’arco di una intera nottata, sono riusciti a trarre in arresto nella flagranza di reato quattro cittadini albanesi, due uomini e due donne che negli ultimi tempi avevano saccheggiato indisturbati numerose abitazioni del maceratese, e non solo.

Infatti, anche questo fine settimana il sodalizio aveva cominciato a spostarsi in modo itinerante nel pomeriggio di sabato partendo da Civitanova Marche a bordo di una insospettabile monovolume scura e, paese dopo paese, è arrivato fino alla frazione Centobuchi di Monteprandone, dove ha deciso di mettersi all’opera.

Ignari di essere seguiti ed avuto i favori del buio, la squadra ha dimostrato una organizzazione accorta e meticolosa, infatti, mentre le due donne rimanevano a fare il palo spostandosi a parte della refurtiva telefoni arnesi e passamontagnabordo del veicolo nei pressi degli obiettivi, i due uomini a piedi si muovevano indisturbati nel centro abitato dove hanno violato diversi appartamenti fino a quando non sono stati definitivamente individuati e, proprio in concomitanza dell’ultimo di una serie di furti, sono stati bloccati dai carabinieri.

Le ricerche consentivano, ovviamente, recuperare i monili in oro, orologi e preziosi appena trafugati raccolti in un vano appositamente ricavato nello sportello anteriore sinistro del veicolo, insieme a due paia di guanti professionali in tessuto, cappellini passamontagna, due torce portatili, un grosso cacciavite, un piede di porco e numerosi telefoni cellulari.

Sono stati accertati almeno quattro furti in località Centobuchi e le relative denunce con la comparazione della refurtiva hanno confermato ogni responsabilità dei quattro in ordine ai numerosi furti ivi consumati ai quali, finalmente, i carabinieri sono riusciti a porre fine.

Gli anelli, orologi, orecchini, pendenti, diamanti e soldi per un valore complessivo di circa cinquemila euro, sono stati sequestrati e posti a disposizione probatoria dell’Autorità Giudiziaria per i successivi accertamenti, insieme al veicolo, gli arnesi da scasso, i passamontagna ed capi di abbigliamento utilizzati per la consumazione dei delitti.

Gli arrestati sono stati tradotti in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni presso il Tribunale di Ascoli Piceno.

 Il vano ricavato nel veicolo