ANCONA- Rischiano di avere seri problemi gli aeroporti che hanno garantito, durante il periodo Covid-19, il servizio dei trasferimenti anche di carattere sanitario e che ora si vedono negare un rimborso da parte dello Stato.
Se ne è parlato alla Conferenza delle Regioni, dove si è registrato un clima di preoccupazione sia per il mancato rimborso sia per quanto previsto dall'articolo 203 del Decreto Legislativo di rilancio, che impone minimi contrattuali insostenibili per le compagnie aeree low-cost, rischiando di desertificarecosì tutti gli Aeroporti Italiani minori: Trieste, Bologna, Rimini, Ancona, Perugia, Pescara, Pisa, Brindisi, Catania, Alghero, Bergamo Orio al Serio e Ciampino.
“Abbiamo garantito l’apertura in questo tempo difficile –dice Carmine Bassetti, amministratore delegato di Aerdorica -– e questo significa avere dei costi e non avere delle entrate. E’ per
Al termine della Conferenza delle Regioni consenso unanime sulle richieste da avanzare al Governo e sul punto l’impegno del Presidente della Conferenza Bonaccini a rappresentare i problemi degli aeroporti in un incontro al Governo.