OSIMO - In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il Comune di Osimo ha organizzato un dibattito in live streaming aperto dal messaggio del Segretario Generale ONU, Antonio Guterres. Un’iniziativa, promossa dalla consigliera Frida Paolella all’interno di OsimoLab, per stimolare una visione globale del territorio, che faccia di Osimo e delle Marche un laboratorio di sviluppo sostenibile basato su coesione e competizione.

“La natura ci sta inviando un messaggio chiaro. Questa è l’ora della natura”. Non ha dubbi il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres, che con un suo video ha aperto l’evento in live streaming organizzato dal Comune di Osimo nel pomeriggio di venerdì 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente. E chiaro è stato il suo di messaggio.

“Se vogliamo occuparci del genere umano, dobbiamo occuparci della natura” – ha esortato Guterres. “Occorre che tutta la comunità globale cambi rotta. Dobbiamo ripensare ciò cheDiretta SviluppoSostenibile Relatori compriamo e utilizziamo, adottare abitudini e modelli agricoli e industriali sostenibili e impegnarci per un futuro verde e resiliente. Mettiamo la natura al posto che le compete, al centro dei nostri processi decisionali”.

Proprio la consapevolezza di dover tutelare l’ambiente, a tutti i livelli, è il motore dell’iniziativa online dal titolo “Lo Sviluppo Sostenibile per un nuovo Rinascimento”, voluta dall’Amministrazione comunale di Osimo, su iniziativa della consigliera delegata a Politiche europee e OsimoLab, Frida Paolella.

“Abbiamo deciso di concentrarci su ‘consumo e produzione responsabili’, oggetto dell’Obiettivo 12 ONU dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” – ha spiegato Frida Paolella, consigliera comunale delegata a Politiche europee ed OsimoLab, ideatrice e coordinatrice dell’iniziativa. “La nostra regione, infatti, è un universo imprenditoriale e manifatturiero, per il 95% fatto di micro-imprese, caratterizzate da una piccola dimensione, che fatica a competere nel mercato globale. Ecco perché l'internazionalizzazione è e rimane una priorità strategica per le Marche. Inoltre – ha marcato Paolella – con i nuovi vincoli dettati da Covid-19, siamo costretti a cambiare radicalmente, scegliendo l’economia circolare come strada maestra per rilanciare il mercato interno e ottenere uno sviluppo green. Quindi, sarà indispensabile puntare su partenariato pubblico-privato, Responsabilità Sociale di Impresa, coinvolgimento delle Grandi Imprese, brand territoriale come veicolo di traino per l’intero sistema. È questa la via per fare di Osimo una città a vocazione globale”.

“Osimo vuole essere non solo un comune rispettoso dell’ambiente – ha sottolineato il Sindaco, Simone Pugnaloni – ma anche all’avanguardia. E queste due cose camminano di pari passo se pensiamo all’economia circolare, all’Europa e al fatto che uno dei nostri motti più importanti è “Osimo città d’Europa, Osimo città del mondo”. E OsimoLab – ha aggiunto il primo cittadino – è proprio quel contenitore che stiamo costruendo dove non solo ci sono quattro mura e dei pc, ma ci sono le menti che guardano alle future generazioni, che ci permetteranno di costruire una vita migliore”.

E sull’impegno dell’amministrazione osimana a coniugare sostenibilità ambientale, salute e sviluppo economico è intervenuta anche l’Assessore comunale all’Ambiente, Michela Glorio, che ha ricordato come la linea d’azione del Comune sul territorio sia stata sempre improntata a collaborazione e non a competizione, agendo in rete, con logica di distretto e politiche comuni.

Sinergico ed interattivo il dibattito tra i partecipanti, tutti di alta caratura: Eleonora Rizzuto, Coordinatrice nazionale Obiettivo 12 ONU per ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Domenico Sturabotti, Direttore di Symbola – Fondazione per le qualità italiane, Marco Capellini, CEO di Matrec ed esperto di economia circolare e Alessandro Lampa, imprenditore, titolare della Lampa packaging, che ha realizzato il kit dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU donati dal Comune di Osimo, con il contributo di Astea, agli istituti scolastici locali.

Dal dialogo, sono emersi diversi aspetti, che legano coesione e competizione, pubblico e privato, crescita economica e sviluppo sostenibile, territorio e società: opportunità dell’economia circolare; necessità di operare in rete, anche tra amministrazioni locali, imprese e società civile; riconfigurazione delle filiere produttive, a partire dalle risorse territoriali; sostenibilità e relazioni con il contesto in cui si opera come elementi di competitività delle imprese, nonché strumenti per reagire a situazioni di crisi, come quella attuale; possibilità di accrescere il potenziale imprenditoriale marchigiano con una programmazione a lungo termine e maggiore capacità comunicativa e con il supporto strutturale da parte delle istituzioni; esigenza di coesione tra l’azione della pubblica amministrazione ed il cittadino, anche in ottica di smart city, attingendo a strumenti di formazione ed informazione. Contributi preziosi, di cui OsimoLab terrà conto nelle attività progettuali future.

Molti, in definitiva, gli aspetti su cui lavorare e i paradigmi da cambiare per un futuro rigoglioso e sostenibile. Ma bisogna agire subito, il tempo non aspetta. Questa è l’ora della natura.