ANCONA - Il capogruppo dei Verdi ha partecipato a tutte le sedute dell’Assemblea legislativa. Dalla sua parte una gran mole di atti con 20 proposte di legge presentate come primo firmatario ed altre 12 sottoscritte con altri consiglieri, di cui 20 approvate. A queste si aggiungono vari altri atti istituzionali per un totale di 239.

Il primato Sandro Bisonni, capogruppo dei Verdi, l’ha guadagnato sul campo partecipando a tutte le sedute del Consiglio regionale dal 22 giugno del 2015 fino al 30 luglio di quest’anno. Mai un’assenza anche durante il lockdown, quando per otto appuntamenti consecutivi l’Assemblea legislativa ha dovuto scegliere la strada della videoconferenza per assicurare la continuità amministrativa. “Era un dovere – commenta – rispettare la fiducia di chi mi ha votato, di quanti mi hanno sostenuto in questi cinque anni e di tutti i marchigiani che ripongono fiducia nelle istituzioni. E’ stato un lavoro portato avanti attraverso l’approfondimento e la condivisione di tematiche che ritengo siano di estremo interesse per la collettività”.

Una gran mole di atti con 20 proposte di legge presentate come primo firmatario ed altre 12 sottoscritte con altri consiglieri, di cui 20 approvate dal Consiglio regionale. Sandro Bisonni

A queste si aggiungono 2 proposte di atti amministrativi, 1 proposta di legge alle Camere, 82 mozioni, 44 risoluzioni, 10 ordini del giorno e 68 interrogazioni esaminate in Aula.

Al centro dell’attenzione le questioni ambientali, le battaglie contro la caccia, l’inquinamento, la lotta contro gli inceneritori, ma anche numerose e puntuali proposte per affrontare le problematiche delle aree interne, soprattutto quelle maggiormente colpite dagli eventi sismici. Non ultimo, l’interesse nei confronti della sanità, delle esigenze rappresentate dalle strutture ospedaliere decentrate e quelle determinate negli ultimi mesi dall’emergenza epidemiologica.

“Questi cinque anni – dice Bisonni - sono stati particolarmente duri per il territorio marchigiano. Il terremoto prima e il Coronavirus poi, hanno dato vita a nuove e importanti criticità e hanno acuito quelle già esistenti. Ecco, allora, la necessità di un intervento costante e ponderato da parte di chi è stato chiamato a rappresentare i marchigiani. La mia scelta è stata quella di essere vicino ai cittadini giorno dopo giorno, accogliendo le loro istanze, mettendo a disposizione la mia competenza per studiare le soluzioni migliori atte a prevenire o risolvere i problemi. Come è facile intuire certi numeri e certi risultati non piovono magicamente dal cielo ma richiedono un constante impegno e una presenza assidua in Consiglio, in Commissione e a tutte le iniziative chiamate a fornire risposte alle esigenze delle Marche e dei marchigiani”.