ANCONA - Stasera alle ore 21.00, in streaming gratuito sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Rete Lirica delle Marche prima visione di "Tempo ritrovato" video poema musicale per evocare il teatro e la sua funzione civile, con brani di Ennio Morricone, Gioachino Rossini, Georg Friedrich Händel, Georges Bizet, Wolfgang Amadeus Mozart e Leonard Cohen.

“Tempo ritrovato” è stato girato a dicembre al Teatro della Fortuna di Fano e poi nelle città di Ascoli Piceno e Fermo, con la regia di Cecilia Ligorio e Benedetto Sicca da un’idea di Luciano Messi e della stessa Ligorio e con Giovanni Culmone (video designer, riprese e montaggio), Renato Grieco (sound designer, production sound mixer), Ludovico Gobbi (light designer); la drammaturgia musicale è di Chiara Mallozzi, interpreti il mezzosoprano Francesca Di Sauro e l’attore Simone Tangolo.

Le parti strumentali sono affidate a Claudia Foresi e Cesarina Compagnoni al pianoforte insieme agli ensemble cameristici della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana e dell’Orchestra 5705274 2125 mofSinfonica G. Rossini.

Dopo il cortometraggio, alle ore 21.30 circa, ci sarà un incontro moderato da Angelo Foletto dal titolo “La lirica nella rete: novità, déjà-vu e prospettive”, al quale parteciperanno gli autori del video poema insieme a Igor Giostra, Carlo Fontana e Fabio Vittorini.

Per assistere su YouTube: https://www.fondazioneliricamarche.it/tempo-ritrovato/

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Trama

Casa in penombra, TV accesa, pesce rosso sul tavolo.

Simone, solo, accartocciato in una vecchia poltrona guarda C’era una volta in America: “Che hai fatto in tutti questi anni Noodle?” – “Sono andato a letto presto…”. Lo conosce a memoria quel film.

Quando inizia il tema più familiare e malinconico, la musica precipita Simone in un sogno. La casa esplode negli spazi di un teatro e il dedalo della memoria si fa presente: desideri, perdite e paure prendendo le sembianze di una donna che con lui danza nel labirinto della mente, in un viaggio di seduzione e conquista, gioco e abbandono… fino alla commovente catarsi dell’addio. Simone si risveglia, la danza lascia il posto ad un desiderio nuovo. Dalle sue labbra esce una melodia sottile e pervasiva: Hallelujah. Attraverso la musica cerca un nuovo senso di sé, del silenzio che lo circonda, di ciò che non c’è più, ma anche di ciò che può e deve ancora arrivare. Hallelujah è un canto di gioia, la casa, il tempo ritrovato, un gesto di cura per sé e per gli altri. Hallelujah.