ANCONA - “Siamo ormai alla completa umiliazione del ruolo dell’Assemblea, che da sede istituzionale del confronto democratico tra le forze politiche marchigiane è stata ridotta dalla destra a una pura appendice delle segreterie nazionali di Lega e Fratelli d’Italia, mera pedina dei tatticismi politici di Giorgia Meloni e Matteo Salvini”.

Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta la retromarcia della maggioranza sull’obbligatorietà del green pass per entrare in consiglio regionale, consumatasi questo pomeriggio durante la riunione dei capigruppo.

“Su nostra proposta – proseguono i dem – l’obbligo del green pass per i consiglieri regionali e i dipendenti era stato deciso presa dalla conferenza dei capigruppo ad agosto, nella generale convinzione che sul tema della sicurezza sanitaria e del rispetto delle misure anti Covid, un’istituzione come l’Assemblea Legislativa delle Marche dovesse dare l’esempio, anche in segno di rispetto per tutti quei titolari di attività commerciali che seriamente e onestamente si prodigano ogni giorno, tra mille difficoltà, per far rispettare la legge. Invece oggi, con un vero e proprio colpo di mano, ad appena tre giorni dalla data di convocazione della prossima seduta, la destra ha deciso di revocare tale obbligo e di lasciare libero l’accesso all’aula. Non ci vuole molto a capire come tale decisione sia frutto di un ordine impartito da Roma, dove in Parlamento Fratelli d’Italia e Lega stanno dando vita da giorni a uno squallido teatrino sul green pass, giocando sulla salute degli italiani e rischiando di vanificare il grande lavoro realizzato dal Commissario Figliuolo per portare a compimento la campagna vaccinale. Del resto, in questo primo anno di legislatura abbiamo assistito e denunciato in varie occasioni il metodo di governo di questa maggioranza, che antepone le esigenze politiche nazionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc ai reali interessi dei cittadini e delle imprese marchigiane. Stavolta, però, si è passato davvero il limite e non esitiamo a definire tale decisione cinica per i tempi e i modi con cui è stata presa, ma anche e soprattutto per la palese irresponsabilità mostrata nel mettere a rischio la salute di quanti frequentano l’aula, a partire dal personale in servizio”.

“Del resto – concludono i consiglieri del Pd – questo atteggiamento risulta perfettamente in sintonia con le sconcertanti dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ancora una volta, dichiarandosi favorevole alla vaccinazione su base volontaria, non ha perso l’occasione di ammiccare ai movimenti No Vax della nostra regione, ignorando il senso civico di migliaia di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi per la sicurezza di tutti”.

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