SAN SEVERINO - La Città di San Severino Marche renderà omaggio al dottor Carlo Furbetta, per oltre un ventennio medico chirurgo e primario presso l’ospedale civile settempedano, intitolandogli il largo antistante la Casa di riposo “Lazzarelli”, ex nosocomio cittadino.

Fu qui che il dottor Furbetta, nato a Fabriano nel 1906, svolse la sua professione di primario chirurgo per oltre un ventennio.

La cerimonia di intitolazione si terrà sabato prossimo (9 ottobre), alle ore 15,30, alla presenza dei familiari del medico, del riconfermato sindaco, Rosa Piermattei, dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, degli amici e dei cittadini che hanno proposto l’intitolazione alla memoria di quello che fu uno spazio tanto caro all’illustre professionista ancora oggi celebrato con immutato affetto da tante persone e dai figli, Giorgio e Francesco, che ne hanno ereditato l’amore per la medicina.Carlo Furbetta

Laureatosi a Roma con il massimo dei voti, Furbetta come primo incarico ricoprì quello di interino alla condotta di Fiuminata e poi divenne assistente all’ospedale di Fabriano.

Durante il secondo conflitto mondiale prestò servizio militare all’ospedale di Ancona poi, dal 30 luglio 1941 al 5 marzo 1943, partecipò alla campagna di Russia con il 238° ospedale da campo mobilitato e fu protagonista di tanti interventi chirurgici che gli valsero la Croce di merito.

Specializzatosi in chirurgia, dal 1933 al 1952 la casistica operatoria gli attribuisce 3.359 interventi, il 99% dei quali riusciti. Fu primario chirurgo e direttore dell’ospedale civile “S. Sollecito” di Matelica e sostituto primario a Fabriano.

Dal 1953 fino al 1976 fu primario chirurgo dell’ospedale settempedano. La qualità del suo operato rendeva l’ospedale un punto di riferimento e di approdo per soluzioni diagnostiche e chirurgiche difficoltose o ritenute di alta specializzazione. Una diagnostica che ai tempi era prevalentemente affidata a uno studio clinico e semeiologico del paziente. Il suo sapere e le sue mani abili risolvevano con naturalezza problemi diagnostici di qualsiasi entità. Eseguiva interventi chirurgici che solo in alcuni ospedali maggiori e centri universitari venivano attuati.

Nel corso del suo primariato eseguì oltre 10mila interventi nobilitando tecniche consolidate e innovative, con dedizione, studio entusiastico ed esercizio continuativo.

Nel 1980 venne eletto cittadino dell’anno. In seguito ha ricevuto anche l’onorificenza di Cavaliere del lavoro.