SIROLO - In palcoscenico, al Teatro Cortesi di Sirolo, la “Locandiera”, una delle più brillanti commedie goldoniane, sarà in scena, in prima nazionale, dalla dal 7 al 8 agosto, al Teatro Cortesi di Sirolo, alle ore 21,30, in memoria del regista Franco Enriquez. La pièce debutterà nell'ambito della rassegna “Sipario Aperto” ospitata dal Premio Nazionale Franco Enriquez.

Il Centro Studi Drammaturgici Internazionali Franco Enriquez, in collaborazione con la Compagnia Drammateatro e il Teatro Marrucino di Chieti, ha realizzato nel corso del 2022 il progetto “La Locandiera”, ispirata al celebre testo di Carlo Goldoni. Lo spettacolo sarà diretto dal regista Claudio Di Scanno, mentre le scene e i costumi sono stati creati dal Centro Studi Franco Enriquez. Il suo teatro di regia si è orientato alla ricerca di un linguaggio espressivo che consideri lo stretto rapporto tra testo e scena.

La messa in scena della “Locandiera” (1753), tradotta dal regista in chiave moderna, è stata sviluppata, utilizzando dei frammenti dei “Mémoires” da cui si emergono aspetti della poetica dell’autore. “Ho realizzato una scrittura Foto 5 Locandiera Drammateatrodrammaturgica orienta verso la ricerca di un corpo narrativo centrale del testo nel quale innesto alcuni segni biografici estratti dalle Memorie goldoniane di Giorgio Strehler”, chiarisce Di Scanno.

Nella figura di Mirandolina, protagonista della commedia, confluiscono esperienze erotiche dello scrittore ampiamente rievocate nei “Mèmoires” e il pensiero illuminista che inneggiava alla conquista di diritti politici e sociali. Da tali idee nascerà, altresì, la “Dichiarazione di autodeterminazione delle donne”. E Goldoni, malato e ridotto a vivere in miseria nella Parigi sconvolta dai moti rivoluzionari, con accanto solo la moglie Nicoletta, sarebbe stato forse felice di immaginare e riconoscere tra le donne della “Dichiarazione la sua splendida” Locandiera”, interpretata da una brillante Susanna Costaglione.

La rappresentazione ha un forte ritmo nelle sequenze sceniche che creano una “drammaturgia di attrazioni” perché gli attori vivono l’esperienza della recitazione in una dimensione totale, la quale modificazione la struttura convenzionale dello spazio scenico. Dunque, un tourbillon di azioni sintetiche ed efficaci orientati alla restituzione della vicenda goldoniana, sia tramite il testo, sia nei ricordi autobiografici che sono narrati attraverso un “balletto drammaturgico”.

Lo spettatore, che assiste alla rappresentazione, vedrà una recita nella quale si esegue un’altra recita: quella della protagonista impegnata a ingannare - con le sue consumate arti di finzione femminile - il povero Cavaliere. Dunque, «a chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute», come scrive Goldoni nel paratesto “Autore a chi legge”.

La compagnia nel corso della stagione di prosa dell’autunno/inverno 2022/2023 sarà in tournée nelle Marche, in Abruzzo e in diverse altre città italiane per portare in scena la nuova produzione.

Informazioni: http://www.enriquezlab.org/