SIROLO - La sua “Locandiera” non trasforma i personaggi goldoniani in altro, ma tutto sarà chiaro per lo spettatore. Le scene i costumi sono stati realizzati dal Centro Internazionale per la Drammaturgia Franco Enriquez. Di Scanno ha ottenuto la nomination del “Corriere della Sera” ai Premi Ubu nel 2009 e il Premio Franco Enriquez 2020 per la regia e per lo spettacolo di Moby Dick.

La rappresentazione, in prima nazionale, al Teatro Cortesi di Sirolo, il 7 e 8 agosto, alle ore 21:30, è ospitata dal Premio Nazionale Franco Enriquez. In palcoscenico, la commedia dolce amara e ironica della “Locandiera” (1753) dove Goldoni presenta Mirandolina nel paratesto “Autore a chi legge” come donna «più lusinghiera, più pericolosa».

La figura della locandiera si presta a varie interpretazioni per l’acutezza, l’intelligenza, il desiderio di indipendenza e libertà. Insomma, una figura ante litteram. Tutta la commedia rappresenta la storia di una finzione, cioè delle varie simulazioni messe in atto alla proprietaria della locanda per fare innamorare il Cavaliere. Dunque, Mirandolina dall’inizio alla fine recita la sua commedia che Goldoni abilmente smaschera attraverso monologhi e commenti ad alta voce. La brillante interpretazione di Susanna Costaglione svelerà le strategie seduttive dell’affascinate Mirandolina.FB IMG 1659441485718

Lo spettacolo ha un forte ritmo e le sequenze sceniche creano una “drammaturgia di attrazioni” perché gli attori vivono l’esperienza della recitazione in una dimensione totale, che modifica la struttura convenzionale dello spazio scenico. Le azioni sceniche sono orientate alla restituzione della vicenda goldoniana tramite il testo e i ricordi autobiografici che sono narrati attraverso la recitazione. Lo spettatore, che assiste alla rappresentazione, vedrà una recita nella quale si esegue un’altra recita: quella della protagonista impegnata a ingannare - con le sue consumate arti di finzione femminile - il povero Cavaliere. Dunque, «a chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute», come scrive Goldoni nel paratesto.

La drammaturgia è incentrata sul ritmo e sulla coralità delle scene, le quali caratterizzano la scelta soluzioni registiche e scenografiche innovative. In più, tutti gli attori creano una forte energia intorno al testo grazie all’alternanza di scene e alla costante variazione dello spazio recitativo. In una breve nota sullo spettacolo si legge che la messa in scena rappresenta «l’immagine stessa di una solidarietà professionale ed umana incarnata nella dinamica creativa, segno di una morbida e nel contempo ruvida risposta al tempo che attraversiamo, al periodo di crisi, pandemica, politica ed economica nel quale il teatro e la teatralità che lo sottende ben rivela la sua ostinata necessità: quella di manifestarsi come valore di umanità d'arte» chiarisce Di Scanno. Pertanto, il lavoro dell’attore è alla base del metodo di interpretazione del capolavoro goldoniano, sennonché della poetica e della sensibilità dell’opera letteraria che cerca di essere sempre presente nel Compagnia Drammateatro. Va da sé che la macchina scenica sia essenziale e il corpo degli attori sia libero di interpretare i diversi ruoli.

Nel cast degli attori troviamo l’interprete protagonista Susanna Costaglione nel ruolo di Mirandolina e Fausto Morciano, Ivan Marcantoni, i giovani Rebecca Di Renzo, Beatrice Giovani e Pierluigi Lorusso.

Il Centro Studi Drammaturgici Internazionali Franco Enriquez, in collaborazione con la Compagnia Drammateatro e il Teatro Marrucino di Chieti, ha realizzato nel corso del 2022 il progetto “La Locandiera”. La compagnia nel corso della stagione di prosa dell’autunno/inverno 2022/2023 sarà in tournée nelle Marche, in Abruzzo e in diverse altre città italiane per portare in scena la nuova produzione.