MACERATA -  La prima edizione del “Macerata Festival Of The Humanities”, organizzata dall’Università di Macerata con il contributo di Willson Center for Humanities & Arts (University of Georgia) e il patrocinio del Comune di Macerata, si svolgerà in città dal 29 settembre al 1 ottobre e si svilupperà non solo all’interno della suggestiva cornice dell’Ateneo, bensì anche in altri ambienti cittadini che ospiteranno il fitto palinsesto in programma (scaricabile qui http://unimc.it/mfoh).

Sarà un Festival che cercherà di affrontare le prospettive e le sfide che si aprono alle scienze umane nella comprensione della nostra realtà, discutendo di tematiche importanti quali i diritti umani e civili, la pace e la guerra, la crisi migratoria, le dinamiche di inclusione ed esclusione, la sostenibilità.

«Mai come quest’anno abbiamo vissuto in Italia e nel mondo così tanti eventi climatici estremi – spiega John McCourt, rettore eletto dell’Ateneo, attualmente Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici e coordinatore del gruppo organizzatore del Festival –. La sostenibilità ambientale ormai è la questione centrale che siamo costretti ad affrontare con grande ritardo e le complesse sfide future per il clima e la salute, come anche per l’economia, la digitalizzazione e la tecnologia sono davvero tante. L’Università ha un ruolo centrale in questo contesto ecologico e antropologico. Essa deve cercare e inventare delle soluzioni, dei rimedi. Sarà la scienza a sviluppare nuovi modi di vivere in un mondo surriscaldato, supportando la transizione verso un’economia verde, diretta alla costruzione del concetto di “sviluppo sostenibile”».Silvia Fiaschi John McCourt

Per tutta la durata del Festival, si susseguiranno eventi pomeridiani e serali, diffusi in città, realizzati in collaborazione con le attività commerciali e le associazioni culturali.

«La mostra che verrà inaugurata questa sera è intitolata “Decies Revolvendae Pagellae. Libri da sfogliare al Dipartimento degli Studi Umanistici”. Un chiaro richiamo alla dimensione dell’umanesimo, di cui dobbiamo ricordare la matrice storico-culturale, che ha fatto del libro un simbolo di civiltà – racconta Silvia Fiaschi, curatrice della mostra –. Trentaquattro i pezzi in esposizione che provengono dalle diverse biblioteche del Dipartimento: libri rarissimi, a volte con dedica, esposizioni antiche ma anche opere più comuni alla portata di tutti. Il pannello di apertura si intitola “Bibliotheca Bibliothecae”, che può sembrare una declinazione latina ma che in realtà intende richiamare l’attenzione ai concetti di unità e diversità, poiché attraverso questo percorso intendiamo far dialogare fra loro opere che non si sono mai incontrate prima, essendo collocate in ambienti differenti. La mostra “Decies Revolvendae Pagellae” avrà infine lo scopo di richiamare l’attenzione degli studenti, della comunità accademica e dei cittadini sul patrimonio librario di cui siamo in possesso, per prenderne coscienza, valorizzarlo ed esercitare il dovere civile di tutela del nostro patrimonio».

Tra gli ospiti attesi sono previsti nomi di primo piano nei campi della ricerca, della letteratura e della musica. Fra i tanti spiccano la scrittrice Chiara Mezzalama (autrice del romanzo “Dopo la Pioggia”, nominata al Premio Strega), il cantante irlandese Iarla Ó Lionáird e il Professore di Computational and Digital Humanities all’Università di Amsterdam Rens Bod.

IL CALENDARIO
Nel corso del Festival saranno ospitati oltre 40 panel di studiosi italiani e stranieri, con un approccio interdisciplinare che spazierà dall’ingegneria ai classici, dalla linguistica al teatro, dall’economia all’ecocritica. Centrale saranno la questione della sostenibilità ambientale e la gestione dell’enorme patrimonio culturale italiano.

Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e sono pensati come un mezzo importante per divulgare il lavoro di ricerca portato avanti da studiosi nazionali e internazionali, nonché per stimolare il dibattito culturale e sociale intorno ai temi proposti dal convegno.

Si comincia il 28 settembre alle ore 18.30, con tre eventi “fuori programma” che prevedono l’inaugurazione della mostra “Decies Revolvendae Pagellae” (Sala Sbriccoli, Casb, Piazza Oberdan, 4), un aperitivo inaugurale con buffet offerto da Ciù Ciù Tenimenti Bartolomei e CATMO Catering (Orto Dei Pensatori, Vicolo Illuminati, 5-17) e lo spettacolo teatrale dal titolo “Pagliacci. Memorie di un clown” (Orto Dei Pensatori, Vicolo Illuminati, 5-17).

Il giorno successivo 29 settembre, a partire dalle ore 8.30, prenderà il via programma vero e proprio, con l’intervento dell’attuale Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, del Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici John McCourt.

Un importante highlight del Festival sarà il Concerto in due parti che si terrà il 29 settembre al Teatro Lauro Rossi, ore 21. Evento gratuito aperto al pubblico, su prenotazione: https://www.unimc.it/iarla

Venerdì 30 Settembre, alle ore 18.45 presso la biblioteca Statale di Macerata, si terrà la premiazione “Premio Macerata Festival of the Humanities”, in collaborazione con Macerata Racconta e con il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un concorso letterario rivolto ai giovani, alla sua prima edizione, che si incentra su un tema di stretta attualità: “Immaginari e narrazioni del cambiamento climatico”.

Infine sabato 1 ottobre la scrittrice Chiara Mezzalama, già nominata al premio Strega, sarà l’ospite d’onore e intratterrà i presenti parlando del suo romanzo “Dopo la pioggia” (Edizioni E/O).

DECIES REVOLVENDAE PAGELLAE