ANCONA - “Le Marche prime nella Rete Cardiologica dell’Emergenza, registrano anche buoni risultati nelle reti dell’Ictus e dell’Emergenza-Urgenza: lo certifica l’AGENAS nella Terza Indagine Nazionale sullo Stato Di Attuazione Delle Reti Tempo – Dipendenti”. A comunicarlo il vice presidente e assessore della Regione Marche con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini.
La rilevazione si compone di un questionario compilato dalle regioni sugli strumenti di programmazione sanitaria (ad esempio i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali - PDTA) con un peso del 30% (Indice Sintetico Questionario -ISQ), e del risultato della valutazione di specifici indicatori, calcolati da Agenas e dal Piano Nazionale Esiti (PNE), riguardanti le 4 reti tempo-dipendenti: Cardiologica, Ictus, Trauma ed Emergenza-Urgenza.
Il monitoraggio, condotto nel 2023 con dati del 2022, valuta l’applicazione del DM 70/2015 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza
Nella Rete Cardiologica dell’Emergenza le Marche registrano il risultato migliore tra le 21 regioni e P.A. italiane in base all’Indice Sintetico Complessivo relativo alle singole reti tempo dipendenti (ISCO), comprensivo dei risultati ottenuti dal questionario relativo alla programmazione regionale e all’efficienza della rete valutata con gli specifici indicatori. Gli esiti sono confermati dal dato della mortalità a 30 giorni, dopo un infarto miocardico acuto, che risulta tra i più bassi a livello nazionale (6,91% quando il valore limite è 8% come riferimento per una buona efficienza della rete sanitaria).
La Regione Marche inoltre è al primo posto per gli aspetti relativi all’organizzazione dei percorsi dei pazienti e all’allocazione delle risorse nella rete ictus e nella rete dell’emergenza-urgenza (indice ISQ). Al di sopra della media nazionale risulta la percentuale dei trattamenti di trombolisi nei pazienti con ictus: siamo al 16,2% (media nazionale 13,02%). Le Marche si attestano inoltre il primo posto come tempestività di trattamento chirurgico di alcune forme di ictus emorragico: 100% dei casi entro 48 ore. "Un risultato – conclude Saltamartini - che conferma l'eccellenza raggiunta dalla sanità marchigiana e che rende onore al lavoro svolto ogni giorno dai professionisti che operano nei nostri ospedali".