ANCONA - Quasi 6.500 ettari di superficie agricola in più sotto la gestione ordinaria degli uffici di zona di Coldiretti, quest’anno alle prese con una campagna Pac piena di criticità. Gli operatori dei vari Centri assistenza agricoltura hanno lavorato fino a ridosso del Ferragosto per assistere gli agricoltori nella compilazione delle domande tra le difficoltà informatiche scaturite dalla modifica dei sistemi da parte di Agea.
“È stata sicuramente la campagna Pac più difficile degli ultimi anni – dicono da Coldiretti Marche – con diversi dietrofront al fine di riallineare i vari sistemi che non riuscivano a leggere correttamente i dati delle aziende, andando a dilatare i tempi di esecuzione in modo molto importante”.
Si tratta del quinto anno consecutivo che registra una crescita del Caa Coldiretti Marche. Dal 2020 a oggi c’è stato un aumento di superficie lavorata per Coldiretti pari a circa 20mila ettari. Ad oggi quasi la metà della sau regionale viene gestita da Coldiretti.
“Appare oggi sempre più evidente – commenta Alberto Frau, direttore regionale dell’organizzazione agricola - come sia sempre più necessario avere una struttura preparata, aggiornata e reattiva per ciò che concerne i centri di assistenza agricola, al fine di poter dare un servizio adeguato alle aziende in questo grande sistema tortuoso di norme creato dalla comunità europea, che richiede oggi come oggi un’attenzione e una dedizione totale da parte dell’operatore, al fine di far intercettare ai soci il maggior numero possibile di opportunità. Il CAA oggi come oggi non può essere più improvvisato, serve formazione continua di alto livello e personale adeguatamente preparato a cucire intorno all’azienda un vestito su misura che possa farne esprimere al meglio le potenzialità in questo contesto così fortemente articolato in cui la preparazione è la chiave vincente”.
L’aumento delle superfici lavorate ha interessato tutte le province: Ancona ha registrato un + 1.747 ettari, Macerata aumenta di 1.792, Ascoli e Fermo di 857. A Pesaro l’aumento più significativo: 2049 ettari in più.
“Siamo ovviamente molto soddisfatti – aggiunge Frau – per questa grande fiducia che gli agricoltori marchigiani ci stanno dando, un risultato che premia la grande dedizione che i nostri agronomi operatori CAA mettono in campo ogni giorno in favore degli agricoltori. È il nostro modo di lavorare. Non siamo abituati a grandi chiacchiere, che lasciamo ad altri, o a correre dietro ai fantasmi, ma siamo esclusivamente impegnati 365 giorni all’anno nel trovare soluzioni che possano portare beneficio al settore”.
Altro dato molto importante, che non va sottovalutato, è la contrazione generale del numero dei fascicoli aziendali ed un aumento delle superfici medie aziendali di chi continua l’attività. Un fenomeno dato dal fatto che le aziende piccole e piccolissime hanno iniziato ormai da tempo a cedere la conduzione dei terreni a terzi.
“I dati parlano chiaro – commenta la presidente regionale, Maria Letizia Gardoni – e dicono che le aziende iscritte a Coldiretti stanno aumentando la superficie aziendale, segno che si tratta di aziende evolute e diversificate nel reddito, che possono investire ed hanno bisogno di allargarsi ulteriormente. Da parte nostra ci si dovrà dedicare ulteriormente all’attività consulenziale, poiché le aziende più grandi tendono anche alla diversificazione produttiva. Da 20 anni puntiamo all’evoluzione della semplice figura dell’agricoltore in imprenditore agricolo multifunzionale al passo con i tempi ed oggi arrivano i risultati. Siamo profondamente convinti che si debba guardare al futuro con decisione e lungimiranza e che vadano evitate inutili lamentele su argomenti che ormai appartengono ad un mondo che ormai è mutato”