ANCONA - L'esclusivo club che rappresenta il mitico marchio automobilistico ha trascorso quattro giorni tra le colline esplorando paesaggi, sapori e cultura. Tra gli ospiti anche Maura Zagato (nella foto) in veste sia di iscritta che di rappresentante dell'associazione Make a Wish che si occupa di aiutare bambini con patologie gravi
Il fascino dei motori unito alla bellezza delle colline, il club che rappresenta il prestigioso marchio Zagato sceglie la Regione Marche per il suo annuale raduno internazionale.
Sono stati quattro giorni all’insegna della bellezza quelli trascorsi nelle Marche dai membri dello Zagato Car Club dall’8 all’11 maggio. Un sodalizio monomarca dedicato esclusivamente ai possessori di auto carrozzate Zagato che, nella storia dell’automobilismo, ha legato il suo brand soprattutto alle versioni speciali di modelli di serie di varie case automobilistiche come Lancia, Maserati ed Alfa Romeo. In tutto il mondo per gli amanti delle quattro ruote il nome Zagato è sinonimo di avanguardia, artigianalità e raffinatezza, nonché di grande rarità.
Quest’anno, per il raduno internazionale, gli oltre 35 equipaggi hanno scelto le strade delle Marche esplorando soprattutto i Comuni di Fermo, Servigliano e Recanati e attuando una prova a cronometro all’ippodromo di Montegiorgio.
«Era da tempo che volevamo visitare le Marche - spiega Guido Portinari, presidente dello Zagato Car Club - e finalmente ci siamo riusciti. Abbiamo trovato molta disponibilità e cordialità, sia da parte delle amministrazioni che delle forze dell’ordine. E’ stato molto interessante scoprire i paesaggi meravigliosi della regione ma anche la tanta storia e cultura che essa conserva».
Tra le visite più interessanti quelle alle Cisterne Romane di Fermo, i luoghi leopardiani a Recanati, l’artigianalità del pastificio Spinosi di Campofilone e la storia racchiusa tra le mura di Servigliano.
Tra le partecipanti anche Maura Zagato, figlia di Gianni Zagato, in veste sia di iscritta al club a bordo di una Fulvia Sport 1300 S proveniente da Milano, che come rappresentante dell’associazione Make a Wish che da oltre 20 anni opera per realizzare i sogni di bambini affetti da gravi patologie. Il raduno è stato anche l’occasione per una significativa raccolta fondi di solidarietà, donata poi proprio a Make a Wish.
Tre le altre vetture da evidenziare una Lancia Flaminia Sport 2500 del 1964, due Appia GTE del 1960 una proveniente da Parma e una da Pesaro, Una Flavia Sport 1500 e due Flavia Sport 1800, alcune Lancia Beta Spider e Maserati Biturbo Spider, un’Alfa Romeo RZ e alcune SZ. Da Como invece il driver con più anni di esperienza, ben 87, a condurre un’Alfa Romeo GT Junior 1600 Zagato accompagnato dal figlio 60enne.
Ma il raduno è stato anche l’occasione per stringere nuove relazioni: «Abbiamo attuato ben tre gemellaggi - conclude il presidente Portinari - Con il Camsa di Ancona guidato da Franco Casamassima, Con la Scuderia Marche Club Motori Storici di Macerata guidata dal presidente Fausto Tronelli, e con La Manovella del Fermano di Giovanni Ricci. Come può anche testimoniare il funzionario Asi Maurizio Chinè che ci ha accompagnato per tutto il raduno, le direttive dell’Asi sono quelle di promuovere ed allargare le relazioni e la Regione Marche ci ha permesso di allargare notevolmente la nostra base di contatti. Il nostro raduno, graziato anche da un meteo clemente, è stato senza dubbio una bellissima esperienza».