SANT'ELPIDIO A MARE - Nel cuore del fermano, presso lo storico suolificio di Sant’Elpidio a Mare, il via a T-essere, un percorso di crescita personale rivolto ai collaboratori e aperto anche alla cittadinanza che coinvolge anima e corpo.

Sant’Elpidio a Mare, 15 maggio 2025 - “Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita” disse il drammaturgo Eduardo De Filippo. Darle un ordine, un significato, un racconto fatto di complessità emotiva.

Proprio dalla necessità di narrare i più ardui intrecci dell’anima e di dare espressione ai segreti più reconditi del cuore nasce “T-essere”, un cammino, attraverso il teatro, fatto di emozioni, condivisioni e nuove connessioni.

Il progetto, voluto da Dami, azienda marchigiana che da oltre cinquant’anni realizza fondi per calzature e da sempre impegnata nel sociale, si inserisce perfettamente all’interno di uno stile di leadership inclusivo che pone al centro l’uomo e il suo benessere a 360 gradi. Si è deciso così di scegliere proprio l’interno del suolificio come luogo di espressione dell’essere.

“Abbiamo voluto dare questa opportunità non solo ai nostri collaboratori ma a tutta la collettività perché crediamo che il teatro possa migliorare la conoscenza di sé, le capacità espressive, la gestione delle emozioni, la creatività e la fiducia in sé stessi. Non è solo un percorso di crescita personale e professionale, si tratta di darsi l’occasione di migliorarsi continuamente” ha dichiarato la CEO Elisabetta Pieragostini.

Promosso gratuitamente per la prima volta dall'azienda, con ancora la possibilità di partecipare, sotto la guida esperta dell’Associazione Specchi Sonori di Marianna de Leoni e Claudio Rovagna, impegnati da più di vent’anni nella cura di progetti sperimentali per l’integrazione dei linguaggi artistici, ricerca e produzione per il Teatro. T-essere non vuole solo essere un laboratorio ma uno spazio dove tessere legami, conoscersi, crescere e sentirsi parte di una comunità, partendo dal dialogo con se stessi e dal confronto tra più generazioni