Di Alessandra Stipa, Presidente Regionale FAI Marche

RECANATI - L'azione del FAI è sempre stata tesa al perseguimento della difesa di un luogo così importante ed emblematico della cultura italiana, difesa che per prima deve essere affidata ed espletata da piani regolatori e piani particolareggiati dei nostri borghi storici estremamente accurati e dettagliati onde ridurre al minimo la possibilità di equivoci e strumentalizzazione dei luoghi stessi.colle riqualificazione 1

Da qui la nostra azione ad adiuvandum due anni fa a sostegno della Soprintendenza, azione tesa soprattutto ad accendere i riflettori su delle previsioni urbanistiche sul Colle autorizzate dalla amministrazione comunale di Recanati, che ritenevamo troppo poco dettagliate e dunque non idonee a delineare con esattezza i confini delle azioni edilizie possibili sul Colle stesso.
Abbiamo appreso con gioia che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, nel quale eravamo impegnati ad adiuvandum, l'amministrazione comunale di Recanati ha risposto alla richiesta di prescrizioni fatte dalla Provincia di Macerata, prescrizioni che andavano nel senso dei nostri desideri. Pertanto teniamo a precisare che non abbiamo pregiudizi verso un progetto di recupero di un edificio fatiscente e ci auguriamo che attraverso delle prescrizioni precise si possa quindi arrivare ad un'intesa tra la Soprintendenza e la proprietà di Dalla Casapiccola.
Vogliamo invece far sentire ancora una volta la nostra voce nell'invocare la definizione, da parte dell'amministrazione comunale di Recanati, di un piano particolareggiato del Colle dell'Infinito, che tenga conto e normi tutti gli interventi possibili, sia quelli sui beni vincolati sia su quelli non soggetti a vincolo ricadenti dentro questo ultimo lembo di terra marchigiana, testimone della nostra cultura di fronte al mondo intero.

A proposito della frana che ha interessato il Colle pochi giorni or sono e dell'appello del sindaco alle istituzioni affinché si provveda con forti stanziamenti alla messa in sicurezza con opportuni interventi, il FAI è al suo fianco nell'opera di sensibilizzazione, tuttavia occorre riconoscere che è compito dei nostri amministratori approntare piani di messa in sicurezza del territorio nell'ottica di prevenzione del dissesto idrogeologico, prevenzione assai meno costosa degli interventi necessari quando le frane sono avvenute. Così lavori di canalizzazione delle acque, piantumazione, esame geologico del terreno prima di autorizzare lavori di sbancamento viciniori etc. debbono informare l'azione delle nostre amministrazioni in tutta Italia.
Prima della frana avevamo già elaborato un progetto di piantumazione di ginestre sul Colle, con il coinvolgimento delle scuole, per sensibilizzare ad una maggiore cura di questo luogo magico, visibilmente piuttosto abbandonato, anche nella piena consapevolezza delle ristrettezze economiche nelle quali versano i Comuni. Siamo disponibili a procedere in tal senso e incontreremo l'amministrazione nella prossima settimana, perseguendo la filosofia della nostra Fondazione, che è quella del "fare" e non del gridare a vuoto.

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