Di Enrico Fabraccio, capo gruppo consiliare lista Civica Recanati

RECANATI - Il sindaco di Recanati, senza nessun passaggio in consiglio comunale, ha venduto insieme al sindaco di Osimo, il 70 % della partecipazione nella società di Astea Energia che si occupa della commercializzazione del gas e dell'energia elettrica nel nostro territorio.luce e gas N

Quest'ultima rappresenta il 70 % degli utili dell'intero gruppo perchè è proprietaria del pacchetto clienti energia e gas.

Averla venduta significa aver messo in gioco l'assetto industriale e societario dell'intero gruppo, ( compresa la gestione dell'acqua molto più onerosa dell'energia e del gas sulla manutenzione) e messo a rischio dopo la scadenza del vincolo contrattuale di 5 anni di tutti gli impegni di cui si è fatta carico fino ad oggi: dal fondo di garanzia per il sociale, alle sponsorizzazioni per sport e cultura e soprattutto al mantenimento dei rapporti di lavoro di chi è dipendente Astea ma opera in Astea Energia.

La nostra idea come lista più volte annunciata era quella di vendere l'intera quota del comune di Recanati, che essendo socio al 24% poteva aggirarsi sui 20 milioni di euro ed avere a quel punto per un sacrificio, una liquidità tale da poter migliorare profondamente con opere mirate la città di Recanati ma senza intaccare il progetto industriale di sviluppo della società.

La vendita ha comportato un incasso per il comune di Recanati di 5 Milioni di Euro, di cui la metà saranno reinvestiti in azienda e l'altra metà disponibili per il comune senza nessun vincolo di spesa ( strade, arredo urbano ecc.).

Pensando che il nostro utile sfiorava i 400.000€ annui, in 5 anni avremmo introitato la stessa cifra che incassiamo oggi in unica soluzione, quindi è chiaro che è stata una manovra senza lungimiranza e proiettata soltanto sul ricavo immediato .Credo che nessuno sulla gestione del proprio patrimonio privato opererebbe con la stessa logica.

Vista la mobilitazione delle forze politiche di maggioranza, di minoranza nell'interesse della città di Recanati richiediamo un chiarimento ufficiale in consiglio comunale, organo competente di decisioni democratiche.