RECANATI - 1200 manifestazioni di interesse ed il Castello di Montefiore diventa un caso (caso positivo) a livello personale tanto da essere protagonista all'assemblea annuale di sindaci e amministratori che si sta svolgendo a Vicenza.

Il sindaco Francesco Fiordomo questa mattina ha partecipato all'incontro sul tema dal titolo "Immobili in rete per valorizzare insieme il patrimonio pubblico" nell'ambito della 34° edizione dell'Anci Expo. montefiore 10

Al workshop hanno preso parte anche Giuseppe Vito Forese, Direttore Direzione VIII – Valorizzazione del patrimonio pubblico Dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia e Finanza, Alessandro Cattaneo, Presidente Fondazione Patrimonio Comune, Stefano Mantella, Direttore Direzione Strategie Immobiliari e InnovazioneAgenzia del Demanio e Luciana Colle, Vice Sindaco del Comune di Venezia.

"C'e' un cambio di passo importante nei rapporti tra Stato e Comuni e tra pubblico e privato, un rapporto nuovo, positivo, concreto, con una visione per il futuro- ha detto il sindaco Fiordomo-. Ci siamo messi in rete, in una visione nazionale e internazionale, e grazie al Demanio vogliamo valorizzare il Castello di Montefiore per esaltare la sua storia in una funzione di accoglienza turistica nell'ambito della Via Lauretana e della Ciclovia dell'Adriatico".

Il turismo esperienziale nel rispetto dei luoghi e per recuperare luoghi che necessitano di restauro. Nell'incontro si è evidenziata la positiva esperienza con il Mef e l''Agenzia del Demanio che hanno promosso un progetto volto a recuperare beni in disuso e farli diventare strutture turistiche da scoprire rigorosamente a piedi o in bicicletta. Tra i 103 siti selezionati in tutta Italia e i 3 nelle Marche, c'è infatti anche il Castello di Montefiore che è stato segnalato dall'Amministrazione Comunale e ha raccolto 1200 manifestazioni di interesse anche fuori dai confini nazionali.

Piu' che concrete, quindi, le prospettive per un suo recupero e rilancio. Il Castello di Montefiore, realizzato verso la fine del XIII secolo e sottoposto a lavori di adattamento a seguito dell'introduzione dell'artiglieria, con l'inserimento di una massa muraria scarpata e torre merlata, rientra nel progetto che intende promuovere un turismo lento ed esperienziale, più consapevole e di qualità, sfruttando oltre 43 immobili pubblici gestiti dall’Agenzia del Demanio, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas dislocati lungo gli itinerari storico-religiosi e i percorsi ciclopedonali da Nord a Sud dello Stivale.

Mediante bandi di gara pubblicati dal Demanio nel corso dell'estate, gli immobili saranno dati in concessione gratuita (9 + 9 anni) o in concessione di valorizzazione (fino a 50 anni) per essere trasformati in piccoli hotel, punti ristoro, centri di assistenza, luoghi per attività ricreative, culturali e di formazione, botteghe artigianali, perfino spa o presidi medici, al fine di rispondere alle esigenze di sosta, permanenza, svago e relax di turisti, pellegrini e ciclisti.

Il progetto, che rientra nel Piano Strategico del Turismo e del Piano Straordinario della Mobilità turistica, prevede il coinvolgimento di operatori privati o imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da giovani under 40 che faranno ‘cambiare pelle’ alle strutture coinvolte.

Dal Mibact inoltre arriveranno 3 milioni di euro (attraverso 4 bandi) per fornire un tutoraggio alle start up che parteciperanno al progetto e accompagnarle nei primi 2 anni di vita.

Montefiore anci sindaco