MONTELUPONE – L’annuncio, con una lunga nota critica, su Facebook: l’associazione Shaolin Temple lascia Montelupone e mette tutto in vendita, dopo un percorso costellato, come denunciano i componenti, di ostilità nelle forme più variegate da parte della comunità locale e non solo.
L’associazione Shaolin Temple di Montelupone è nata all'interno di una Comunità Monastica di guerrieri che hanno fatto del Kung Fu la loro vita. La Comunità è composta da un gruppo di persone che ispirandosi appunto alla vita degli antichi monaci guerrieri, vivono nella natura in semplicità provvedendo autonomamente alle proprie necessità e praticano quella che è la più antica arte marziale: il Kung Fu.
L’associazione nacque delle insistenti richieste di due fratelli residenti nella zona, che, venuti a contatto con i monaci tramite i loro genitori, hanno richiesto di partecipare agli allenamenti che i monaci realizzano giornalmente. Il monastero metteva a disposizione della popolazione locale varie attività con lo scopo di promuovere e diffondere le proprie conoscenze e la propria esperienza a tutti coloro che ne siano interessati.
“Abbiamo messo tutto in vendita e appena possibile ce ne andremo. Dopo tre anni ci siamo accorti che questo non è il nostro posto, troppi ostacoli, troppe difficoltà ... –si apre così la nota di Shaolin- . Siamo arrivati in questo piccolo borgo convinti che il nostro modo di essere sarebbe stato accolto a braccia aperte.
Le parole del Sindaco ci avevano fatto ben sperare quando siamo arrivati ... . Invece ben presto ci siamo ritrovati i NAS alla porta, abbiamo visto rifiutati i nostri progetti gratuiti di collaborazione, che con altri comuni in Alto Adige realizzavamo a pagamento ... . Etichettati come una setta di drogati, spacciatori e terroristi dai tutori dellʼordine e strumentalizzati a livello politico per attaccare le persone con le quali ci siamo schierati
Lʼultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il mancato rinnovo dellʼaffitto del terreno che ci obbligherebbe ad abbattere tutti i nostri animali. Purtroppo la situazione è diventata ormai insostenibile: ci ritroviamo attaccati su tutti i fronti, sia a livello legale che morale. La nostra ingenuità e buona fede è stata considerata come strana e mossa da secondi fini che noi non abbiamo mai avuto, cercavamo solo un posto in cui vivere in pace e a cui donare le nostre conoscenze e la nostra esperienza. Adesso ci sentiamo braccati ed accerchiati e ci ritroviamo a dover prendere questa difficile decisione per tutelare il benessere dei ragazzi che mi sento in dovere di proteggere ad ogni costo. Lʼunica cosa che ci auguriamo, a questo punto, è che la nostra esperienza serva affinchè le persone che, come noi, arriveranno piene di speranze, progetti e voglia di fare possano trovare un terreno più fertile di quello che abbiam trovato noi. La decisione di andarcene e mettere tutto in vendita è stata presa allʼunanimità da tutta la Comunità ormai definitiva ed irrevocabile, quindi a questo punto niente può farci tornare indietro”.