PORTO RECANATI – Il comune ha emesso un avviso pubblico per la selezione di progetti di valorizzazione della Pinacoteca Comunale “A. Moroni” per il 2017 e 2018.13697201 167168373694661 6582084102096396157 n
Nello specifico si intende espletare una selezione pubblica per l’individuazione di associazioni senza scopo di lucro in grado di realizzare nel biennio una programmazione culturale, all’interno della Pinacoteca Comunale “A. Moroni”.
Sono ammessi a partecipare alla presente selezione a associazioni senza scopo di lucro, in possesso dei requisiti di cui all’45 del D.Lgs. 50 del 18/04/2016.
I soggetti concorrenti devono avere la sede associativa nel Comune di Porto Recanati e finalità statutarie coincidenti con l’oggetto dell’avviso, ovvero con sede al di fuori del territorio comunale che dimostrino di aver svolto per almeno cinque anni negli ultimi 10 anni attività assimilabili all’oggetto del presente avviso.
I soggetti interessati a partecipare alla presente selezione dovranno presentare un progetto culturale di valorizzazione della Pinacoteca Comunale nel periodo considerato, con particolare riferimento alla divulgazione scientifica ed artistica della realtà culturale dello spazio considerato, e contenente iniziative culturali nei vari settori artistici (ad esempio realizzazione di mostre, serate, convegni, iniziative musicali, aperture straordinarie, ecc.) nel periodo considerato.
La programmazione proposta dovrà tener conto delle iniziative che saranno programmate dall’Amministrazione Comunale in stretta sinergia operativa. In ogni caso, il Comune di Porto Recanati si riserva, in qualsiasi momento, di integrare il progetto definito dal soggetto assegnatario, con iniziative proprie, secondo un calendario concordato. Ogni attività dovrà essere svolta nel rispetto della vocazione culturale e ambientale del luogo.
La progettazione dovrà prevedere una proposta culturale e di intrattenimento di qualità prioritariamente mediante lo svolgimento di iniziative che possano valorizzare gli spazi della Pinacoteca Comunale e lo stesso allestimento museale. Dovranno essere rivolti prioritariamente a creare una proposta culturale dedicata al turista soggiornante nel periodo estivo ed alle scuole del territorio.
Il Comune di Porto Recanati, sulla base della progettazione predisposta potrà cofinanziare la stessa con un finanziamento massimo di euro 14.000 per l’intero periodo.
Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13 del 13/01/2017.
La Pinacoteca nasce dal collezionismo privato. È stata istituita infatti dal Comune a seguito della donazione di Attilio Moroni, collezionista e noto studioso, che aveva raccolto opere di vari secoli e Scuole e particolarmente dipinti italiani e stranieri dell'Ottocento e del primo Novecento che costituiscono la peculiarità della Pinacoteca e la caratterizzano come una delle più importanti raccolte d'arte moderna della regione. La Pinacoteca, articolata in sette sale e un corridoio, è collocata al primo piano del Castello Svevo, caratterizzato da un'imponente torre e costruito nel XV secolo per difendere la costa dalle pressanti aggressioni dei pirati. La prima sala è dedicata al pittore portorecanatese Biagio Biagetti, esponente di rilievo dell'arte sacra del '900, nonchè membro della Pontificia Accademia dei Virtuosi del Pantheon e direttore della Pinacoteca Vaticana. In una delle sale adiacenti sono esposte preziose tele del XVI e XVII secolo, tra cui quelle attribuite a Carlo Maratta, Luca Giordano, Rosso Fiorentino e allo Spagnoletto. Nell'androne sono presenti disegni e dipinti tra cui spiccano quelli di Adolfo De Carolis, Domenico Morelli, Felice Casorati e Remo Brindisi. La corte, oggi intitolata "Arena Beniamino Gigli" in ricordo del cantante lirico recanatese, ospita, durante l'estate, manifestazioni d'arte e concerti. Nelle varie sale assieme a sculture, ceramiche e qualche vaso antico, sono esposti i numerosi dipinti, alcuni dei quali portano le firme di Gino Severini (1883-1966), Filippo De Pisis (1890-1966), Ottone Rosai (1895 - 1957), Vittorio Corcos (1859-1933), Giovanni Fattori (1825-1908), Domenico Morelli (1823-1901), Giovanni Costa (1826-1903) e Silvestro Lega (1826-1895).
Dall'estate del 2013 la Pinacoteca Comunale “A. Moroni”, ospitata al primo piano del Castello Svevo, torna ad essere fruibile in una veste rinnovata in termini di allestimento e di apparati divulgativi. Pur mantenendo il percorso originario infatti, le opere trovano una collocazione più rigorosa e razionale all’interno delle singole sale, che beneficiano anche di un supporto didascalico che le rende più accessibili al visitatore.
Anche le singole opere sono state sottoposte a un necessario “restyling” grazie ai lavori di restauro e di ripulitura eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, che hanno riportato le tele e le cornici al loro antico splendore.
La collezione, donata al Comune dal professor Attilio Moroni, nativo di Porto Recanati, rettore dell’Università degli Studi di Macerata dal 1977 al 1985, giurista, uomo di chiesa e appassionato d’arte, consta di oltre centocinquanta opere d’arte, soprattutto tele, ma anche sculture e ceramiche, che coprono un arco di tempo che va dal XVI al XX secolo, costituendosi come una raccolta di arte moderna notevole per il territorio.
Così, partendo dalla sezione dedicata a opere attribuite all’entourage di Maratta, Reni e del Sassoferrato, il percorso espositivo si snoda attraverso le maggiori scuole regionali dell’Ottocento che hanno contribuito a creare un linguaggio comune, quello realista ottocentesco appunto: quindi dai paesaggisti e ritrattisti napoletani con i Palizzi, Dalbono e Morelli, ai veneti con i Ciardi, Nani e Bazzani, passando per la scuola romana e quella toscana. Nutrito anche il gruppo dei pittori settentrionali.
Un’importante sala è poi costituita dalle opere del concittadino Biagio Biagetti, donate al Comune dagli eredi, tra cui spiccano quattro bozzetti di grandi dimensioni per la rappresentazione della Via Crucis e un modellino ligneo per una decorazione absidale.
Come il Prof. Moroni espresse significativamente in un articolo di tanti anni fa, toccante per chi conosce il valore che il professore attribuiva alla sua donazione per la crescita culturale e spirituale dei suoi cari concittadini, per i quali essa doveva essere una “testimonianza d’affetto”, il “seme” da lui gettato, un “fatto culturale permanente” a Porto Recanati, torna dunque a ‘germogliare’ per i residenti e i turisti che decideranno di conoscere il patrimonio culturale portorecanatese.