PORTO RECANATI - "Una tragedia dimenticata. Il mistero dei Gesuiti. Marche, Italia: la terra spaccata":

Da un documento ufficiale del Fermano sul sisma del 1703 in Sabina, Umbria e Piceno si apprende che a Macerata erano morti alcuni studenti nel parziale crollo del Collegio dei Gesuiti, ora Biblioteca Mozzi Borgetti.

La notizia tuttavia non trovò conferma nei Consigli di Credenza di Macerata né fra gli atti all'Archivio di Stato a Roma.

Si apre così un mistero mai affrontato né rivelato dagli storici. Da quel 1703 (diecimila morti) tornando indietro fino a Carlo Magno 'terremotato' a Spoleto e via via ai giorni nostri alle prese con un evento tanto analogo a quello tragico del XVIII° secolo, questo libro apre inediti scenari per cronache diverse 'del sottosuolo', quello del Centro Italia.

Il libro “Una tragedia dimenticata”, edito da Luciano Magnalbò e Maurizio Verdenelli presso la Tipolito Ilari parla del terremoto del 1703, che colpì la stessa area di quello del 2016, e che fu giudicato dai sismologi il più terribile del millennio; il titolo trae origine da un Consiglio di Credenza del gennaio 1703 di Sant’Elpidio a Mare da cui risulta che a Macerata in seguito al sisma crollò parte del Collegio dei Gesuiti provocando la morte di alcuni  studenti; ma di tale evento – riferisce Magnalbò - non vi è traccia né nei Consigli di Credenza di Macerata dello stesso periodo, né negli atti del Buon Governo esaminati presso l’Archivio di Stato di Roma. Di qui il mistero dei Gesuiti, rimasto a tutt’oggi irrisolto, e attorno al quale proseguiranno ricerche presso l’Archivio Diocesano di Macerata. Il libro, che si propone soprattutto come opera di costume,  si compone di interventi di studiosi e giornalisti, tra i quali una magistrale relazione dei sismologi Viviana Castelli e Romano Camassi sulle pratiche religiose che le Comunità  svolgevano in seguito a terremoti, raccomandando la protezione delle loro genti e dei loro beni al Signore, alla Madonna di Loreto e a vari Santi, mediante  l’organizzazione di Messe solenni, esposizioni del Santissimo, processioni a Loreto e donazioni varie. Il Santo più oggetto di devozione risulta Sant’Emidio, protomartire e Vescovo di Ascoli, dal XVII secolo considerato universalmente il protettore dai terremoti. Maurizio Verdenelli ricorda come lo stesso Carlo Magno avvertì un fortissimo terremoto mentre transitava per Spoleto, e Giuseppe De Rosa ci racconta della Camerino del 1703, segnalando personaggi, palazzi e chiese. Aprirà la serata l’assessore alla cultura del Comune di Porto Recanati Angelica Sabbatini e guiderà l’evento la giornalista M. Luisa Scassellati Sforzolini.

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