PORTO RECANATI – Ad oltre un mese dal ritrovamento di resti ossei nel casale posto dietro l’Hotel House, domani mattina presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Ospedale delle Torrette inizieranno gli esami sui resti, a partire dall’estrazione da alcuni di essi del DNA da comparare con i familiari della 15enne bengalese Cameyi Mosammet, Cameyscomparsa da Ancona, dove viveva, a fine maggio del 2010 e vista l’ultima volta proprio all’Hotel House insieme ad un suo coetaneo, sempre bengalese.

Innanzi tutto verrà esclusa l’attribuzione umana di alcuni piccoli resti che si propende essere più di natura animale e che inizialmente sembravano attribuibili ad un secondo soggetto, di età pediatrica.

Per gli altri, certamente già attribuiti ad un soggetto umano, si lavorerà sul DNA.

L’incarico è stato affidato al prof. Adriano Tagliabracci sotto la supervisione del magistrarto che all’epoca si interessò della scomparsa di Cameyi, la dott.ssa Mariangela Farneti.

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Non saranno rilevamenti semplici e la risposta si avrà fra diverse settimane.

In mano agli analisti già un campione della mamma di Cameyi, la signora Fatema, prelevato a suo tempo, mentre domani si procederà ad un prelievo salivale su uno dei fratelli della ragazzina che oggi avrebbe avuto 25 anni.

Intanto l'Associazione Penelope che subito si interessò della scomparsa, ha chiesto tramite l'avv. Luca Sartini, che per gli esami definiti "irripetibili", possa assistere la nota genetista forenze, Marina Baldi, esperta di fama internazionale e specializzata in analisi di dna.

Della scomparsa di Cameyi si sono interessati diversi programmi di approfondimento delle varie reti televisive, anche con ripetuti collegamenti dal luogo del ritrovamento.

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