Nota del PD Marche

PORTO RECANATI - In molti, non solo nella Regione Marche, sanno dei problemi di sicurezza all’Hotel House (il maxi grattacielo di Porto Recanati, tristemente noto alle cronache). Oggi il Consiglio regionale delle Marche ha discusso la risoluzione per l’istituzione di un presidio permanente delle forze dell’ordine. La maggioranza ha approvato, consentendo così anche lo stanziamento delle risorse; la Lega, che da sempre ha fatto della sicurezza dell’Hotel House un cavallo di battaglia, ha votato contro, mentre il Movimento 5 Stelle e FdI non hanno partecipato al voto.

Tutto questo accadeva in aula, ad Ancona, mentre a pochi chilometri di distanza, a Fermo, arrivava in visita il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per l’inaugurazione della nuova questura del capoluogo provinciale.3757219 1204 hotel house

Il Gruppo del PD con il voto di oggi compie un atto concreto per provare a risolvere la questione sicurezza in uno stabile in cui in 480 mini appartamenti vivono 1700 persone di 32 diverse etnie e dove trovano rifugio, insieme a tanti cittadini perbene, anche immigrati irregolari e veri e propri delinquenti.

Mentre la Regione stanzierà risorse per la costituzione del presidio e per le sue spese correnti, al Ministro chiediamo solo di mettere il personale.

Le parole del capogruppo del PD Urbinati sono esemplificative di quello che sta accadendo “La minoranza scappa perché non vuole dare tranquillità ai cittadini, ma preferisce invece alimentare le paure delle persone, assicurandosi così il loro consenso”.

Sappiamo che il Ministro dell’Interno è molto sensibile a questi temi, per questo la sua presenza in regione in queste ore ci dà una spinta ulteriore a discutere della questione ed accogliamo con favore il suo impegno, dichiarato a Fermo, ad intervenire il prima possibile sulla vicenda. Sottolineiamo però al Ministro che il provvedimento che lui stesso ha definito oggi “utile” ha raccolto il voto contrario dei consiglieri regionali della Lega.

Attendiamo quindi che dalle parole si passi ai fatti e quindi che l’impegno preannunciato da Salvini non rimanga pura e semplice demagogia.