Di Rolando Pecora, sindaco di Montelupone

MONTELUPONE - Genitori di Montelupone Abbiamo un problema. Non so se farlo da sindaco, padre, nonno o pediatra, però sento la necessità e il dovere di farlo.
Mi viene riferito, in forma e modi credibili, che tra i ragazzi delle nostre scuole 32925663 2013536315576755 2857718561260961792 omedie si faccia uso di sigarette.
E che sarà mai! Chi non ha mai trasgredito? Scagli la prima pietra.
Certo che, tuttavia l’attenzione e la “cura” da parte dei genitori rimangono necessarie se veramente ci preoccupiamo dei nostri figli.
Ma non basta.
Mi si dice anche che tra gli stessi ragazzi si faccia uso di “sostanze” diverse dal tabacco.
Allora forse, se esiste un limite, lo stiamo superando.
Non voglio fare un dibattito sulla dannosità delle droghe che qualche cretino chiama leggere perché non ho tempo da perdere.
Un genitore degno di questo nome e di questa condizione, non può rimanere indifferente di fronte a questo fenomeno.
Né può minimizzarlo, con un atteggiamento di stolto ottimismo: “sono ragazzi; poi crescono”. Neanche può lavare la propria coscienza con il pensiero che “è sempre colpa degli altri ragazzi che sono peggiori del proprio figlio”.
E’ un fenomeno che è arrivato in casa nostra e che sta interessando i nostri figli adolescenti.
Certamente non è “il problema”, il male unico dei nostri tempi. Ma, altrettanto certamente, è un segnale molto forte che non possiamo trascurare. Può essere addirittura un bene se utile a svegliare l’attenzione, le coscienze, la responsabilità di genitori che peccano di sonnolenza, distrazione, o che tacitano il loro senso di colpa con attenzioni sbagliate, inutili e dannose (lo smartphone, il vestito griffato, i soldi, la discoteca ecc. ecc.).
Tra i ragazzi delle nostre scuole medie viene venduta e consumata droga: punto.
Io ho le mie responsabilità di padre, nonno, pediatra e sindaco, ma da solo certamente non ce la posso fare. Occorre che facciamo subito, non domani, un serio esame di coscienza. Occorre che, subito dopo, si pianifichino, concertandole, delle azioni che ridiano dignità al nostro ruolo e speranza ai nostri giovani.