MONTELUPONE - All'interno della manifestazione giunta ormai quasi al 40° anno anche il convegno nel teatro Nicola degli Angeli, realizzato questa mattina con il sostegno dell'associazione filantropica del capoluogo. Il presidente Massimo Serra: "Uno degli obiettivi degli oltre un milione e 400 mila iscritti al nostro sodalizio è proprio quello di sensibilizzare sull'importanza di questo prezioso insetto"

Il Lions Club di Macerata al fianco di Apimarche per salvare le api e la biodiversità. Ha visto anche l’impegno del Lions Club di Macerata il convegno andato in scena al teatro Nicola degli Angeli di Montelupone, incentrato sull’importanza degli insetti impollinatori per gli ecosistemi e per le economie dei territori.

L’appuntamento, inserito nel ricco programma di Apimarche - Mielemente, giunto quasi alla 40esima edizione, ha visto la partecipazioni di oratori autorevoli nel campo dell’apicoltura, capaci di tracciare un excursus storico e pratico del rapporto tra l’uomo e questo preziosissimo insetto da cui dipende circa il 30% di tutta la produzione agroalimentare mondiale.FOTO 3 Il tavolo degli interventi

«Trattare temi legati al benessere della società e dell’ambiente è una prerogativa dell’azione filantropica del Lions club International che ad oggi conta un milione e 400 mila soci in 202 paesi del mondo - spiega Massimo Serra, presidente della rappresentativa maceratese - per questo abbiamo voluto dare il nostro contributo all’organizzazione di questo dibattito che ha mostrato in maniera impeccabile l’importanza delle api per noi tutti. Infatti, insieme a 90 organizzazioni in 17 diversi paesi europei, il Lions italiani con il supporto delle associazioni degli agricoltori biologici ha lanciato la campagna “Salviamo le Api e la biodiversità” con l’obiettivo di ridurre fino ad eliminare i pesticidi di sintesi, ridare spazio alla natura attraverso il ripristino degli ecosistemi, sostenere gli agricoltori nella transizione ecologica».

Dopo i saluti del sindaco di Montelupone Rolando Pecora, che ha raccontato l’antica storia di Apimarche e del legame tra il Comune e il mondo apistico, si sono succeduti gli interventi di esperti del settore. Il professor Paolo Fontana, presidente WBA - World Biodiversity Association: «Dobbiamo fare dell’Italia il Bengodi del miele, siamo il paese con più varietà d’Europa ed è nostro dovere (e nostra ricchezza) conservare la biodiversità del territorio. In particolare è importante preservare le colonie selvatiche di api poiché la loro presenza è preziosissima soprattutto per rafforzare anche le colonie addomesticate».

L'entomologa Sara Ruschioni dell’università Politecnica delle Marche ha soprattutto fatto il punto dell’apicoltura marchigiana parlando anche di grandi personaggi della nostra Regione: «Le Marche sono votate all’apicoltura e per questo hanno dato i natali a personaggi che hanno raggiunto fama mondiale. Alessandro Chiappetti di Jesi, inventore dell’arnia marchigiana capace di ospitare anche decine di migliaia di esemplari in un’epoca in cui una famiglia di api era in grado anche di raccogliere due chili al giorno di miele. Poi abbiamo Carlo Perucci di Apiro responsabile di una grande diffusione di questa professione. Lui infatti si è occupato della propaganda apistica creando anche degli apiari sociali per aiutare gli emarginati e le persone con difficoltà. Le Marche quindi da sempre sono in prima linea nei legami con questo splendido insetto». Tra gli altri oratori anche Alvaro Caramanti, presidente del Consorzio Apistico Provinciale, Nicola Tormen, esperto di certificazioni ambientali, e il direttore di Coldiretti Macerata Giordano Nasini.

«Un evento riuscito e molto interessante - ha concluso il presidente del Lions Macerata - che riempie di orgoglio il Lions per averlo sostenuto. È fondamentale sensibilizzare sulle corrette relazioni con le altre specie animali e col territorio, abbiamo tutti responsabilità verso le generazioni future. Per questo vorrei anche ricordare la seconda campagna sociale che il Lions ha portato oggi a Montelupone, si tratta della raccolta degli occhiali usati che si possono lasciare al nostro stand per donarli a bambini di altre aree del mondo che non possono affrontarne l’acquisto».

FOTO 7 Stand Lions