MONTELUPONE - Perderlo è facile, recuperarlo è impossibile, viverlo è meraviglioso. Tutto scorre ...  tutto si evolve ... tutto è un ciclo .... il dì si alterna alla notte, l'inverno all'estate, l'acqua si trasforma in vapore e poi in di nuovo in acqua .. così la vita si alterna alla morte.

In questo continuo movimento sembra fermo, immobile ed uguale a se stesso, eppure il tempo scorre inesorabile e ci accompagna in tutti i nostri percorsi della vita.

Spesso ci dimentichiamo che è sempre con noi, ci perdiamo illudendoci di essere eterni come lui. Invece quando proprio siamo concentrati in noi stessi, nei nostri problemi e nei nostri crucci, ogni tanto bussa alla porta e ci fa vedere che, nonostante ci sia sempre stato accanto, noi lo abbiamo perso e con lui tante persone care e tanti momenti preziosi pieni di emozioni.

Si chiama Alessia Principi la regista che ha così rappresentato il tempo nella sua opera teatrale “Il Teatro del Tempo” svoltosi nei giorni scorsi al termine dei laboratori artistici di Armonium, il festival culturale organizzato dai Messaggeri del Tempo ODV con il patrocinio della Regione Marche e svoltosi presso la Fondazione Pace e Bene a Montelupone.

26 minuti tutti d’un fiato accompagnati da musiche, colori ed effetti coreografici, studiati ad hoc dal Maestro Corrado Lazzarini, che hanno strappato più di una lacrima alla fine dello spettacolo. Una rappresentazione che ha raccontato la vita, anzi le varie fasi della vita: dalla fanciullezza, all’età adulta, alla vecchiaia. Fasi che si sono intrecciate in una storia in cui il tempo, protagonista delle scene e personificato da Cristina Ferrara, ha scandito amorevolmente le vicende dei vari protagonisti che, come spesso capita, si rendono conto del tempo perso quando oramai è troppo tardi. teatro del tempo

Quante volte ci sofferma a rivedere le scene della propria vita e a constatare quanto tempo è stato perso nell’arco di una giornata? Talvolta si investono le proprie energie a discutere, a far valere le proprie ragioni, oppure si inseguono cose futili.

Non è stato semplice il compito della giovane Alessia, studentessa al primo anno di psicologia, che ci ha così raccontato come è iniziata la sua avventura: "Quando l'ideatore di Armonium, il Maestro Corrado Lazzarini, mi ha riferito che cercava qualcuno che realizzasse uno spettacolo sul tempo mi sono offerta, pur non sapendo a cosa andavo incontro. Da studentessa al liceo artistico ho partecipato a saggi sia di danza che di teatro e sognavo di realizzare una mia opera. Ho così immaginato di sviluppare un'idea e poi la trama. L'emozione che mi si è generata dentro è stata talmente grande che sentivo l'esigenza anche di interpretare la parte che mi rispecchiava di più, e così mi sono buttata."

Quindi non solo regista ma anche attrice: sorprende la versatilità di questa ragazza che ha dato dimostrazione di saper ricoprire più ruoli come solo i grandi artisti sanno fare.

Senza trascurare poi la grande comunicatività di questa rappresentazione: infatti Alessia ha scelto di far parlare i propria attori non attraverso le parole, bensì attraverso la mimica e la gestualità. Una scelta artistica che, abbinata ai suoni della musica e delle luci, ha amplificato le emozioni del pubblico.

“Con questa rappresentazione teatrale – continua Alessia Principi - avevo l'obiettivo di sfatare alcuni luoghi comuni sul tempo. Spesso si dice di lasciare tempo al tempo o che il tempo cura le ferite. Non sono d'accordo, il tempo è prezioso e lasciare che scorra vivendo in modo passivo le situazioni che ci accadono, significa solo perderlo. Ciascuno di noi ha il tempo nelle proprie mani e decide come utilizzarlo. Possiamo avere sia il modo, che la forza di reagire ai momenti difficili, senza affidarci allo scorrere del tempo, poichè questo non risana le ferite, al limite le nasconde. Inoltre con il Teatro del Tempo ho voluto fornire spunti di riflessione su quante ore si perdono in tante cose futili, come ad esempio discussioni e litigi. Il tempo è prezioso e purtroppo ce ne rendiamo conto solo quando non c'è più o quando non ci sono più le persone a cui teniamo."

“Direi che questa prima edizione è andata oltre ogni aspettativa – commenta l’ideatore del festival, il Maestro Corrado Lazzarini – grazie a questa iniziativa abbiamo scoperto dei veri e propri talenti, come Alessia Principi nel teatro e i Djembe Rithme Thiossane con la musica tribale. Seppur in discipline diverse hanno emozionato il pubblico e lo hanno coinvolto in modo attivo ai laboratori. La ciliegina sulla torta di certo è stata la partecipazione straordinaria del cantautore Michele Pecora nel laboratorio musica anni ’60, ’70, ’80 grazie al quale ci siamo conosciuti ed è nata una bellissima collaborazione, tant’è vero che ho il piacere di annunciare che la prossima edizione di Armonium 2024 avrà come direttore artistico proprio Michele Pecora. Ci saranno tante sorprese su cui stiamo lavorando e che sveleremo a tempo debito.”