PORTO RECANATI – Terra di confine quella de Le Grotte, in comune di Loreto, ma in pratica un cuneo “dentro” la cittadina rivierasca da dove i carabinieri hanno visto provenire una vettura che però ha insospettito i militari che così intorno alle ore 20, nel corso di attività finalizzate al contrasto del traffico e dello smercio di sostanze stupefacenti.

La pattuglia procedeva al controllo della Lancia Y con a bordo due donne, rispettivamente madre e figlia, il cui atteggiamento appariva alquanto inusuale. Sottoposte ad accurato controllo con perquisizioni locali e personali, si accertava che la madre nascondeva nella borsetta un involucro contenente grammi 8 circa di eroina, sottoposta a sequestro.fotolia-4061892-s

Dagli accertamenti svolti, emergeva che lo stupefacente, sebbene trovato nella disponibilità della mamma, era di proprietà della figlia e che era appena stato acquistato nella vicina località rivierasca in via di individuazione, ove le due donne si erano recate.

Durante gli interrogatori alla fine è emerso un ulteriore desolante quadro: la figlia, tossicodipendente, ha sempre rifiutato di ricoversi in una comunità terapeutica. La madre, ormai disperata, ha deciso di accompagnarla personalmente a comprare la droga ogni qualvolta la ragazza ne avesse bisogno, così da controllarla e proteggerla da brutti incontri.

Idenfificate in G.F. di anni 63 ed in P.S., di anni 23, entrambe residenti a Osimo venivano deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di detenzione di stupefacenti in concorso.

Le indagini dei carabinieri ora sono proiettate sul quante volte la donna sia prestata e su quali contatti abbiano avuto le due donne sul territorio per rifornirsi.