PORTO RECANATI – In settimana la Coneroblu ufficializzerà le strategie di tutela dopo che il progetto del grande complesso turistico sulla collina del Burchio è stato bocciato dalla giunta Montali (non senza perdite vista la lacerazione interna del PD e di questi con la stessa maggioranza).

Ora l’attesa è tutta per quello che accadrà nelle aule del TAR e dei tribunali dove la società di investitori intendere far reclamare i propri diritti. E con loro anche una serie di privati che si ritengono danneggiati, coloro che hanno ceduto i diritti edificatori alla società.recanati 04

Una fase di cui nessuno è in grado di dire gli esiti. Se da un lato la forte presa di posizione del sindaco Montali sulla necessità di riappropriarsi della gestione del futuro del territorio è stato un fatto politicamente importante che segnerà in positivo la storia urbanistica di Porto Recanati (ma serviranno i fatti e non le parole, cioè l’immediata revisione del PRG e del PUT), serviranno mesi per sapere se la giunta Montali ha visto giusto nella relazione Berti (che la pone nel diritto di annullamento del progetto ed al riparo da azioni di rivalsa) oppure se sarà ricordata come l’amministrazione responsabile di un dissesto finanziario (rischio evidenziato dal “PD diviso 2” sulla base dei pareri Lorenzotti e Tedeschini).

La Montali ha sicuramente portato a casa un non indifferente successo sia politico che personale. Ora resta da vedere se l’aver dato una svolta alla progettazione del futuro passando per la bocciatura di un atto del passato, istruito dalla precedente amministrazione, sia stato un azzardo.

La Coneroblu dopo il consiglio comunale ha preannunciato non solo che si tutelererà contro il comune in tutte le sedi (primo passo il TAR), ma anche nei confronti di chi in sede di dibattito è andato oltre l’espressione della critica politica che può essere anche aspra, ma non può essere diffamatoria.

Il “PD diviso due” sarà una nuova emergenza da affrontare per l’esecutivo Montali. A giorni i democrat porranno al loro interno la questione che non è di poco conto: sul tavolo del dibattito i rapporti con il resto della coalizione, con il sindaco stesso, poi quelli con i consiglieri che hanno espresso una posizione diversa da Cicconi e Feliciotti e cioè con la Stefanelli che è stata eletta come indipendente ma anche con i voti del PD, e con l’assessore Dezi che è invece complementare al partito. Non è escluso poi che il PD costituisca un gruppo consiliare autonomo per far sentire la propria voce al di fuori del gruppo consiliare Noi per Porto Recanati che dovrà cercarsi un nuovo capo gruppo dopo l’uscita di scena della Cicconi.

Comunque verso una verifica si dovrà andare anche se la Montali ha i numeri per andare avanti sola senza il PD. Chi staccherà per primo la spina? Le dichiarazioni della vigilia della Montali erano per un PD automaticamente fuori se votava contro (anche se al 50%?).

Ad acuire lo stato dei rapporti PD-Montali anche alcune considerazioni del primo cittadino che la Cicconi, segretaria politica dei democrat non ha per niente gradito.

Un passaggio del consiglio comunale che ha toccato la vicenda difesa della costa, ha scosso i titolari degli stabilimenti balneari che hanno visto nell’attacco, durissimo, da parte della Montali all’assessore regionale Giorgi, un altrettanto durissimo colpo alle loro residue speranze di salvare il litorale.

E questo sarà uno degli altri aspetti sul quale presto si arriverà a un epilogo se la Regione (come certi “rumors” indicano) chiederà ufficialmente conto dei finanziamenti che al 30 giugno dovevano essere impegnati per Scossicci e di quelli per Lido delle Nazioni dove il comune non esce fuori con atti costruttivi dal contenzioso con l’impresa appaltatrice. Come dire che in un colpo solo Porto Recanati possa perdere quasi 5 milioni di euro.

E in termini di soldoni, a consiglio comunale in svolgimento, è arrivata la notizia del TAR a favore della Khai (di cui abbiamo riferito): e anche qui si dovrà mettere mano al portafoglio?

In questo baillame di cifre che possono venire meno al bilancio comunale (leggi perdita dei finanziamenti), e poi di azioni risarcitorie milionarie, di somme versate al comune che dovranno essere restituite, etc. , e che si dovranno insinuare nell’atto contabile, un dubbio legittimo viene: per il comune, che lamenta le smagrite casse, si apre una stagione infinita di cause, ma ci sono in cassa i soldi per pagare quello che rischia di essere un esercito di avvocati pronti a presentare le loro parcelle? 

Per Porto Recanati si apre una lunga stagione di incognite alla cui fine se a pagare dovessero essere i cittadini ....