PORTO RECANATI – Per la morte di uno dei portieri dell’Hotel House, il senegalese Lamine Cissè (a dx nella foto), caduto nella tromba dell’ascensore che stava cercando di riattivare dopo l’ennesimo guasto, precipitando per 24 metri, si è aperto il processo, giudice Daniela Bellesi, PM Francesca D’Arienzo, con rinvio al 17 aprile.

Imputati di omicidio colposo l’amministratore condominiale all’epoca dei fatti (era il 2015), Armando Palestrini, Simona Lupi che gli è succeduta e la LUTO Service, società che gestiva il condominio.DSCF6125

Cissè era una sorta di tuttofare all’interno dell’Hotel House ma secondo l’accusa non aveva avuto la necessaria formazione sui rischi derivanti dal lavoro.

Erano da poco passate le 6 del mattino di quel tragico 7 ottobre quando Cissè, sempre disponibilissimo, intervenne per l’ennesima volta a sbloccare l’ascensore, un gesto che gli costò la vita.

Il tuttofare senegalese, 38 anni, lasciò moglie ed un figlio.

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