di Corrado Lazzarini, Comandante degli Angel Ranger

PORTO RECANATI - La prima volta che sono entrato dal cancello del Hotel House è stato i primi di giugno 2019, quando in occasione della festa per la conclusione del Ramadan, mio fratello e Ranger Cheick Moustapha Diop mi ha aperto le porte della sua casa, volendo fortemente come ospite d’onore al suo tavolo un bianco non mussulmano.

Quel giorno indossavano tutti abiti stupendi fatti di tessuti e colori di altri mondi. Per rispetto, affetto e accoglienza mio fratello Moustapha ha voluto regalarmi un meraviglioso abito bianco candido, l’unico colore che sa che indosso, con davanti degli splendidi ricami color oro sul davanti, fatto di un tessuto morbido e fresco come mai prima di allora avevo sentito sulla mia pelle. Un dono unico e irripetibile che porterò sempre nel mio cuore e che mi ha insegnato tanto.

2020.11.12 portineria HH 2 1030x687Senza parole ha abbattuto in un istante e con una naturalezza disarmante imbarazzi, remore, freni, indugi, barriere culturali, lingue e religioni diverse, incarnando con un sol sapientissimo gesto il valore dell’ospitalità, dell’inclusione dell’apertura e della vicinanza di cuori riuscendo a farmi sentire a casa, in un posto nuovo ricco di gente diversa accomunata dal sorriso che entra e esce entusiasta, si saluta e festeggia insieme condividendo tutto quello che c’è sulla tavola. Ha voluto presentarmi a tutti come suo fratello e come suo comandante. Lui che all’Hotel House è una autorità indiscussa per la dedizione e il servizio che presta a tutte le famiglie del condominio, di qualsiasi etnia o religione. Non avrei mai creduto di trovare tanta bellezza in un posto all’apparenza così fatiscente, degradato e descritto dalle cronache come luogo di illegalità e delinquenza.

Entrando da quel cancello ho avuto subito una sensazione che ho realizzato solo in un secondo momento. Molti anni fa un’anziana signora incontrata per una strada di Bolzano disse ad un ragazzo appena diciottenne che sarebbe stato l’artefice del cambiamento del mondo e poi sparì, così come era arrivata. Da allora mi sono chiesto tante volte come avrei fatto a realizzare un sogno così grande e ho stravolto più volte tutta la mia vita inseguendo questo obiettivo.

Sono divenuto Maestro di Kung fu e di numerose arti olistiche, ho formato campioni dello sport a livello internazionale e vinto tutto, ho abbandonato la mia professione e la mia carriera da affermato parrucchiere da pedana, ho conosciuto personaggi famosi e partecipato a programmi televisivi, ho lavorato nel campo della sicurezza, sono diventato un terapeuta diplomato presso le migliori scuole e ho studiato molte discipline, ho costruito e gestito un centro di benessere e varie scuole di kung fu e alla fine ho mollato tutto, rinunciando a tutta la mia ricchezza per ritirarmi a vita monastica ricercando una vita semplice fatta di lavoro e preghiera. I miei allievi di sempre hanno voluto seguirmi e insieme abbiamo creato prima una comunità monastica, poi diverse associazioni di volontariato e una fondazione con l’unico scopo di aiutare il prossimo mettendo a disposizione tutto il nostro ricco bagaglio d’esperienze e la nostra vita.

Entrando da quel cancello ho avuto la percezione chiara di essere arrivato nel posto in cui la frase di quella anziana signora trovasse la sua realizzazione e come un lampo ho avuto la certezza di essere arrivato sulla soglia del sogno. Non sapevo ancora come e quando, ma in quel momento ho avuto la certezza che il cambiamento del mondo sarebbe iniziato da qui. Cinquantasei etnie differenti concentrate in un palazzone da 17 piani è un bel distillato di mondo! Da allora questa certezza è rimasta sospesa, come in attesa del tempo giusto per manifestarsi. Così è stato a fine ottobre quando, imprevista e improvvisa come un lampo a ciel sereno, è arrivata la chiamata.

Non sono passati nemmeno 15 giorni dall’inizio del progetto di portineria che ci è stato proposto dalla nuova amministratrice dell’Hotel House dott.sa Ilaria Soricetti e già abbiamo spiazzato tutti: i condomini, i giornalisti e le istituzioni comprese. Da un giorno all’altro la gente che passa vede i cambiamenti, la pulizia e la ritinteggiatura della portineria fatta durante i turni notturni dai volontari, i mobili nuovi, le telecamere. I condomini sono attratti da tutto questo fermento, dalla gentilezza e la disponibilità dei volontari che accompagnano il rigore nel rispetto delle regole per una sana convivenza e la tutela della salute di tutti, dalla vicinanza, dall’operatività e dall’efficienza di chi sa rispondere alle più disparate esigenze rimanendo al proprio posto, dall’elasticità e dalla sensibilità di chi è al servizio per passione, per volontà, per scelta e per realizzare un proprio sogno. Chi ci conosce sa che noi Angel Ranger siamo tutto questo e molto altro ancora!

Per questo motivo l’amministratrice ha scelto di circondarsi di persone all’altezza del suo sogno e ci ha voluto per ripristinare un servizio di portineria che mandi un segnale forte di rinascita e supporto alla popolazione del condomino. Il servizio che svolgiamo è altro e ben di più rispetto a quanto scritto dai quotidiani. Non siamo semplici vigilantes, né tanto meno svolgiamo attività di security. Non siamo qui per vigilare e “seguire i movimenti sospetti della zona” come è stato scritto. C’è chi si fa fuorviare dalla nostra divisa, ottimo deterrente per chi ha qualcosa da nascondere e garanzia di sicurezza per chi non ne ha, ma il nostro è un servizio di portineria “operativa” che è prima di tutto ascolto delle esigenze concrete del quotidiano e si fa promotrice di soluzioni per i tanti problemi dei condomini, portandoli alle orecchie di chi non vuole sentire. L’obiettivo è dare risposte e tutelare le persone per bene che tutti i giorni combattono una battaglia contro la situazione di abbandono totale da parte di tutte le istituzioni, promuovendo la cultura della legalità e del benessere, della speranza, del senso civico, di comportamenti sociali positivi in un posto con una ricchezza culturale incredibile.2020.11.10 portineria HH lavori 1 1030x923

Nemmeno una settimana di servizio operativo e già sono arrivate mascherine, disinfettanti, sacchetti dell’immondizia, si sta spingendo per la derattizzazione e la sistemazione quanto meno del montacarichi, rotto da troppo tempo come tutti gli ascensori dell’edificio. Investimenti importanti e coraggiosi che l’amministratrice è disposta a compiere visti i notevoli cambiamenti positivi riscontrati in poco tempo. Ci raccontano che fino a una settimana fa dai balconi piovevano sacchi della spazzatura. Oggi questo non avviene più e anche negli androni e nelle scale stanno diminuendo i rifiuti gettati a terra. In un solo pomeriggio sono stati consegnati a 118 famiglie del condomino ben 2352 confezioni di latte che la Fondazione Pace e Bene Onlus ha ricevuto in donazione dalla Parmalat e ha messo a disposizione di questo nuovo progetto. Un azione che è stata molto apprezzata da quasi tutti i condomini, fatto salvo da quelli a cui il cambiamento e la legalità danno fastidio. C’è chi abita all’Hotel House da diversi anni e ci trasmette con gli occhi il desiderio di cercare un contatto con noi per esprimerci la gioia e l’approvazione per il nostro operato, la gran voglia di mettersi a disposizione aiutarci in qualche modo e condividere la lunga lotta per il cambiamento che ogni giorno combatte in prima linea. Prima di noi tanti ci hanno provato e altrettanti hanno fallito. Noi abbiamo la consapevolezza delle nostre capacità e il coraggio di tentare. A differenza dei tanti prima di noi, non abbiamo interessi e non siamo legati a nessuna istituzione.

Ciò che ci riempie sono i tanti saluti, di ogni lingua e tipo, che ogni giorno ci vengono rivolti e i ringraziamenti di chi si sente aiutato e ascoltato. Sono gli indescrivibili i sorrisi, gli schiamazzi e la gioia dei tanti bimbi che passano in portineria per prendere in regalo la cioccolata o le patatine donateci dai nostri benefattori e che provano a fare il bis! Sono l’accoglienza e l’apertura speciale che i leader religiosi ci hanno riservato in così poco tempo, investendoci di una fiducia che abbiamo l’onere e l’onore di rispettare. Sono le tante persone che ordinatamente hanno prestato la loro collaborazione e si sono attivati per far arrivare il latte dove ce ne fosse più bisogno.

Per me che sono il Comandante di questa fantastica squadra, la gioia più grande è stata vedere la faccia di mio fratello Moustapha quando mi ha visto arrivare il primo giorno di servizio. I suoi occhi sorridenti come non mai esprimevano gioia, gratitudine e una forza di chi sa che non è più solo in questa lotta ma è circondato da amici che, come fratelli, sono pronti e motivati a mettersi al servizio di chi li ha accolti in casa propria come ospiti d’onore.