PORTO RECANATI - Dopo la cerimonia di inaugurazione con annesso laboratorio di ceramica per i bambini, da oggi il sito, su prenotazione, è visitabile fino a tutto agosto.

I Romani fondarono la città di Potentia, nell'ambito del processo di colonizzazione della costa adriatica. La presenza dell'insediamento, soprattutto nelle prime fasi, è documentata da Plinio il Vecchio, Tito Livio, Tolomeo, Pomponio Mela e Velleio Patercolo.

La sua fondazione è databile tra il 184 a.C. e il 189 a.C. ad opera dei triumviri Marco Fulvio Flacco, Quinto Fulvio Nobiliore e Quinto Fabio Labeone. Fu creata nell'ottica di assicurare terra ai veterani delle guerre puniche e per proteggere il litorale dall'assalto dei pirati illirici, presso un'area vantaggiosa, in cui la presenza del fiume Potenza e della sua foce (allora appena a sud della colonia) assicurava la facilità dei traffici e costituiva un naturale ostacolo contro i nemici. In questa colonia o nella gemella Pisaurum si stabilì il poeta Ennio ed è documentata da ritrovamenti fittili la presenza di un'importante famiglia di banchieri, gli Oppii.

La colonia crebbe fra il II e il I secolo a.C., periodo in cui è documentata una notevole attività edilizia pubblica[9], finanziata da un ceto mercantile attivo e probabilmente florido; non a caso i manufatti rinvenuti nella zona testimoniano la presenza di una fiorente produzione locale di terrecotte, la cui foggia testimonierebbe la presenza di contatti, probabilmente mercantili, con l'area dell'Etruria, del Lazio e del Sannio.

Dopo il 174 a.C. la rarefazione di testimonianze e documenti attesterebbe un momentaneo declino della colonia, forse legato alle guerre civili e al violento terremoto occorso nel 56 a.C., di cui parla Cicerone. In età augustea Potentia prosperò fino a raggiungere la sua massima estensione, contemporaneamente al fiorire della qualità dei manufatti, che mantenne, probabilmente grazie ai traffici, fino al II secolo.

Dopo un forte declino nel III secolo, culminante, secondo il Lilii, nella conquista e nella semidistruzione avvenuta nel 409 da parte di Alarico, si risollevò nella seconda parte del secolo IV; di questi secoli è l'interramento del tempio, che testimonia la cristianizzazione della colonia. Potentia divenne infatti sede vescovile nel V secolo e il suo vescovo Faustino, degli anni 418-422, che fu legato pontificio in Africa per papa Zosimo e partecipò al Concilio di Cartagine è il primo vescovo documentato delle Marche.

Nonostante la decadenza delle altre città romane della costa, anche durante la guerra greco-gotica Potentia continuò ad essere abitata. L'esistenza della città durò almeno fino all'inizio del secolo VII, come testimoniano i ritrovamenti di fini manufatti africani risalenti a quei periodi, anche se la colonia non viene citata da Procopio di Cesarea nel Bellum Gothicum.

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