Nota del Comitato Tutela Val Potenza Comune di Potenza Picena

POTENZA PICENA - Le dichiarazioni dell’assessore regionale Donati, a proposito della centrale a biogas recentemente autorizzata dalla Regione in loc. Marolino di Potenza Picena, pubblicate sul Resto del Carlino di Sabato 12 gennaio ci hanno profondamente indignato.

E’ scandaloso con quale impunità Donati possa fare affermazioni false e fuorvianti. Innanzitutto, è una menzogna che la legge sulle aree non idonee non sia applicabile retroattivamente anzi, è vero proprio il contrario visto che la legge regionale n. 30 del 19 ottobre 2012 ha sospeso tutte le autorizzazioni, anche quelle dei procedimenti in corso, in attesa proprio della definizione delle aree non idonee.biogasPP

Inoltre, sia il Comune di Potenza Picena, sia la Provincia di Macerata hanno espresso motivato dissenso alla realizzazione di tale centrale (nella foto una manifestazione di contrari in bicicletta), supportato dal parere negativo dell’Autorità d’Ambito Territoriale del Servizio Idrico, dell’Astea e dell’Asur.

A tal proposito, Donati dovrebbe sapere che i pareri negativi di Comune e Provincia obbligano il dirigente regionale a negare l’autorizzazione o quantomeno a rimettere la questione al Consiglio dei Ministri (così come previsto dall’articolo 14-quater, legge n. 241 del 1990), quindi l’assessore mente di nuovo affermando che “..il dirigente non ha potuto far altro che emettere il provvedimento..”, anzi il dirigente (Luciano Calvarese) ha chiaramente compiuto un abuso di cui risponderà.

Ciò che rende la faccenda ancor più torbida è che la stessa Regione condivide i pareri rilasciati da Comune, Provincia, AATO, ASTEA e ASUR, infatti la legge proposta dalla Giunta di cui Donati stesso fa parte e proprio ieri approvata dal Consiglio Regionale avrebbe reso di fatto Contrada Marolino un’area non idonea per ben due motivi: l’area ricade nella zona di rispetto dell’acquedotto di Potenza Picena (unica risorsa idrica di un Comune di 16.000 abitanti) ed è ad alto rischio di esondazione (la zona è pluriesondata, l’ultima esondazione risale al 2 marzo 2011).

Le affermazioni di Donati sono inaccettabili in quanto travisano la realtà e nascondersi dietro il solito “..rischio di incappare in richieste di risarcimento danni..” è vile oltre che falso, anche in questo caso è vero proprio il contrario, dato che la Regione si ritroverà l’ennesimo ricorso al Tar e rischia insieme a Calvarese di incorrere nella richiesta di risarcimento danni da parte dei cittadini e delle attività circostanti chiaramente danneggiati dalla loro sciagurata autorizzazione.