POTENZA PICENA – In questi giorni di innalzamento dei livelli di sorveglianza le forze dell’ordine sono state impegnate in posti di blocco volanti e monitoraggio di alcuni soggetti da tenere sotto controllo.

Oggi la giornata si è aperta con un falso allarme e si è chiusa con un tunisino che, a parte droga rinvenutagli a casa, dovrà spiegare di collegamenti con un pakistano di recente espulso dall’Italia per sospetto terrorismo.foto 429085 550x340

Stamane un automobilista ha creduto di riconoscere in Salah il conducente di un’auto di cui segnalava la targa ai carabinieri. Dai controlli è emerso trattarsi di un magrebino molto somigliante.

Cambia invece aspetto la vicenda del tunisino fermato mentre si aggirava a Porto Potenza a bordo di un ciclomotore (che non poteva portare perché sprovvisto di patente), mezzo che è risultato nella disponibilità di un pakistano espulso per contatti con Al Qaeda.

Il tunisino era sotto vigilanza perché noto spacciatore, ma il rilevamento dell’utilizzo di quel ciclomotore ha fatto cambiare la tipologia di osservazione.

Il mezzo non risulta rubato. Come lo aveva il tunisino? Lo ha rubato ed il pakistano non ha potuto denunciare la scomparsa perché è arrivata l’espulsione, oppure tra i due c’è un legame?

Una perquisizione ha portato solo alla scoperta di stupefacenti e oggetti per il confezionamento ma nulla che lo conduca ad attività dirette o di fiancheggiamento con organizzazioni estremistiche.