POTENZA PICENA -“L’idea del piccolo villaggio della pesca è senz’altro positiva ma, all’atto pratico, ci crea più problemi che vantaggi”.Pesca 600x340

E’ questa l’opinione dei quattro pescatori di professione, iscritti nel registro delle Genti di Mare, coinvolti nel progetto proposto dall’amministrazione comunale inerente la riqualificazione e messa a norma del tratto di arenile a nord di Villa Serra, a Porto Potenza Picena.

Un progetto di filiera che vede la cooperazione di molti Comuni costieri delle Marche e della stessa Regione.

“Si tratta di un’iniziativa – ha detto l’assessore Luisa Isidori, che insieme al collega di Giunta Tommaso Ruffini segue il progetto a livello istituzionale – volta a regolarizzare ed adeguare alle normative vigenti una zona del litorale nord, storicamente adibita ad alaggio imbarcazioni dedicate alla piccola pesca. Abbiamo avuto svariati incontri con i pescatori cercando di tutelare una risorsa storica del nostro territorio che fa parte della tradizione locale”.

Il progetto sarebbe finanziato con fondi pubblici e prevedrebbe, oltre a strutture di rimessaggio, anche un punto vendita coperto.

“Per carità, tutto bello – replicano i pescatori – poi bisogna mantenerlo. E il tasto dolente è proprio questo. Noi siamo proprietari di piccole imbarcazioni tradizionali dell’Adriatico non di pescherecci di grossa stazza e la crisi la sentiamo forte sulle nostre spalle. E’ un lavoro che non dà certezza di risultato specie con un mare come il nostro dove il pescato cala sempre di più e diventa difficile sopravvivere. Sono tre mesi che non peschiamo ma le bollette da pagare arrivano lo stesso. Siamo rimasti in quattro – proseguono – il nostro è un lavoro duro che fa parte delle radici di questo paese e vorremmo portarlo avanti con dignità, magari trovando un compromesso accettabile tra le nostre esigenze e quelle di una burocrazia, a torto o a ragione, sempre più restrittiva”.