POTENZA PICENA - Il Tribunale della Salute denuncia una situazione “ormai non più sostenibile” presso il Poliambulatorio della cittadina: ovvero l’utilizzo di un ecografo obsoleto. “Una conseguenza”, denuncia la responsabile Giovannella Maggini Mazzarella, “di anni di scelte opinabili che hanno sempre privilegiato altri ambulatori rispetto a quello di Potenza Picena”.news img1 63249 ecografo

Per far sentire la sua voce, il Tribunale della Salute ha inviato una lettera al sindaco Francesco Acquaroli, al Dottor Alessandro Maccioni, Direttore dell’Area Vasta n.3, al Presidente della Regione Marche, con delega alla sanità, Luca Ceriscioli. Scopo della missiva è ricordare che “Quando la Carima a suo tempo regalò il quarto ecografo al reparto di Radiologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, nel nostro poliambulatorio il Dottor Galassi provvedeva a chiudere il servizio di radiologia territoriale, così come fece a Morrovalle e a Civitanova. Nel nostro poliambulatorio, di conseguenza, abbiamo solo la possibilità di effettuare ecografie e con un solo ecografo, vecchio e forse non più rispondente agli scopi per cui ci si sottopone a tale esame. Sappiamo tutti infatti che l’efficacia di un’ecografia e l’utilità nell’assistere un medico nella sua diagnosi dipendono soprattutto dal grado di dettaglio con cui lo strumento riesce ad identificare le varie strutture corporee e, quindi, usare uno strumento inadatto può portare facilmente ad una esame inutile o, peggio ancora, che giustifichi falsi positivi o falsi negativi nella diagnosi, con tutte le gravi conseguenze che ciò comporta”.

Il Tribunale della Salute ricorda che già in passato sono stati rivolti appelli all’Asur affinché si provvedesse alla sostituzione dell’ecografo con un macchinario più recente: “Ora ci è stato chiesto di occuparci della questione, magari appellandoci ai finanziatori privati. Vista però la grave situazione economica in cui versa il Paese, crediamo non vi siano effettive possibilità di ottenere un aiuto concreto alle ormai poche imprese del territorio”. Da qui dunque un appello alle autorità “affinché si mobilitino, per quanto in loro potere, così che il nostro poliambulatorio possa tornare a fornire un servizio fondamentale per la prevenzione della salute”.

La conclusione del Tribunale della Salute: “Non vogliamo credere alle voci che dicono siano questi i primi passi per la definitiva chiusura del nostro poliambulatorio, decisione che sarebbe a dir poco disastrosa visto il vastissimo bacino d’utenza, e speriamo che il nostro Sindaco, prima autorità sanitaria del paese, prenda a cuore la questione e si attivi di conseguenza”.