A cura di Simona Ciasca e Paolo Onofri
POTENZA PICENA - Il Palazzetto del Podestà di Potenza Picena è di origine trecentesca ed ha anche ospitato, al primo piano, fino alla metà del sec. XIX, le carceri della nostra città.
Nei depositi comunali di Via Trento, l’attuale Sala Riunioni “Umberto Boccabianca”, nel 1996, quando sono stati ripuliti da tutto il materiale che vi era stato accumulato nel corso degli anni, sono state anche trovate le due porte antiche delle nostre carceri, oggi conservate nel soppalco del foyer dell’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti”.
Per molti anni sono state anche esposte all’interno dei locali della nostra Pinacoteca Comunale “Benedetto Biancolini”, in Via Trento.
Da un’antica planimetria, tratta da un documento che risale alla prima metà del sec. XIX, conservato presso il nostro ricchissimo Archivio Storico Comunale di Via Trento, emerge che le nostre carceri avevano in totale 3 locali, uno per le donne, uno per gli uomini ed uno detto “la larga”.
Era addetto alle carceri un custode, che poteva usufruire dell’ampio orto che si trovava dietro al Palazzetto del Podestà, oggi trasformato in un parcheggio a tre piani.
Nella seconda metà del sec. XIX il nome della via che costeggia il palazzetto del Podestà era Via del Pelarello, oggi Via Silvio Pellico, mentre la Via De Amicis si chiamava all’epoca Strada di S. Agostino.
La planimetria delle nostre carceri, tratta da quella conservata presso il nostro Archivio Storico Comunale, è stata redatta dal prof. Gianfranco Morgoni, con la relativa legenda, dimostrante “li vani componenti le carceri di Monte Santo”.