di Stefano Mezzasoma, Consigliere Comunale M5S

POTENZA PICENA - “Eppure basterebbe molto poco per rendere più agevole ai disabili l’acceso al Centro Fioranelli e rendere felici molti cittadini.

Parliamo della storia del signore che è ritratto nella foto. Lui è il Sig. Renato Mancini, un potentino DOC, una vita spesa per la sua Potenza Picena, uno che li ha amici e conoscenti. Ex componente delle Banda Musicale, socio del Centro Fioranelli ed ora ospite ora della attigua Residenza per Anziani, non può stare senza i suoi amici di sempre che incontra al Centro Comunale Fioranelli.20240213 170856

Ma ora che per gli acciacchi non riesce più a muoversi come un tempo, è costretto a rinunciare a frequentare quel centro Ricreativo. Si perché per accedere a quei locali, deve andare su e giù per delle scale e senza un aiuto, lui non ci riesce più.

Renato è una persona che non cede la sua dignità ed è riluttante a chiedere continuamente aiuto al figlio o a qualche conoscente per attraversare quell’odioso tratto di scale.

Purtroppo, nella stessa condizione del Sig. Mancini ci sono anche altri soci di quel Centro Ricreativo Comunale che hanno delle invalidità o che semplicemente hanno una difficoltà a deambulare.

Ma a dispetto di chi quelle scale le vede come un ostacolo insormontabile, si rimane senza parole osservando che ad una lato di quella della famigerata scala, fa bella mostra di se una poltrona motorizzata saliscendi ferma da ben due anni per un banale guasto meccanico.

Quell’inutile saliscendi è diventato un altro monumento alla sciatteria nostrana, ancora più grande considerato i numerosissimi ed insistenti solleciti alla amministrazione comunale affinché quella poltrona fosse stata ripristinata. Se poi consideriamo che la stessa amministrazione ha dichiarato di voler richiedere la Bandiera Lilla, allora quel saliscendi passerà alla storia come il “Paradosso Tartabini/Casciotti”. Ma adesso, visto che siamo anche in prossimità delle elezioni, non sarà il caso di ripristinare quel saliscendi?

Si perché le persone con difficoltà motorie o con fragilità non hanno bisogno di chiacchere, di giustificazioni; hanno diritto al rispetto della loro dignità e autonomia; a una piena partecipazione e inclusione nella società; a non essere discriminate o limitate nelle loro possibilità; a svolgere attività ricreative e sportive e ad avere gli ausili necessari affinché la disabilità non si traduca in un mancato o insufficiente godimento di tutti i diritti umani.