Dopo che la Zona 8 dell’ASUR è riuscita a sbloccare l’utilizzo dei POCT al Pronto Soccorso dell’Ospedale “S. Lucia”, che per l’Ufficio del Lavoro potevano essere usati per le analisi solo da personale specializzato di laboratorio e non fa infermieri, prende posizione il Nursind (sindacato delle posizioni infermieristiche) che denuncia come da parte della Zona 8 si palesi “un’istigazione all’abuso professionale”.

La presa di posizione è del segretario provinciale Bruno Francavillese  il quale sotiene che “l’uso dei POCT è una competenza che rientra nella figura del tecnico di laboratorio e non nel profilo dell’infermiere. In tal senso ci sono sentenze di tribunale per casi a Latina, Montepulciano, Pordenone, etc.. La Zona Territoriale 8 invece si aggrappa ad una disposizione della Direzione Provinciale del Lavoro”.

Il Nursind rileva inoltre la carenza di personale infermieristico e rende noto di avere chiesto la sospensione del POCT nel Pronto Soccorso del “S. Lucia” ai primi di giugno, “senza alcuna risposta, un atteggiamento –commenta il sindacato- che calpesta la dignità professionale di tecnici e infermieri”.

Ma cos'è un POCT? Case_picture_1.66234900

Point Of Care Testing. Ovvero l’esecuzione di esami diagnostici nel luogo dove si assiste il malato. Attrezzature portatili, velocità, vantaggi organizzativi... e i rischi? Una nuova pratica molto diffusa negli Usa, ma che sta trovando credito anche in Italia.

Tra le innumerevoli sigle di derivazione anglosassone che ricorrono con grande frequenza nel gergo della classe medica, il termine POCT sta cominciando a diventare familiare anche a livello di opinione pubblica. Letteralmente l’acronimo sta per Point Of Care Testing (eseguire esami dove si assiste il malato), e può essere definito come la pratica di eseguire esami diagnostici e strumentali – non soltanto esami del sangue – direttamente sul posto in cui si sta assistendo un paziente.

E’ corretto denominare POCT qualsiasi procedura analitica eseguita al di fuori del tradizionale laboratorio clinico centralizzato. I vantaggi di tipo organizzativo (e quindi, di conseguenza, di risparmio economico) dell'applicazione del POCT sono molto importanti. La pratica del POCT è stata definita una “rivoluzione silenziosa”: la sua straordinaria diffusione, specialmente negli Stati Uniti ma ormai sempre più anche in Europa, si spiega pensando al medico che, di fronte al suo paziente, può disporre immediatamente delle informazioni contenute in risultati di laboratorio in grado di aiutare a prendere una decisione tempestiva senza dover allungare i tempi dei percorsi diagnostici e affrontare le problematiche del trasporto del campione, specialmente quando la struttura sanitaria non è fisicamente vicina. Confermare o escludere una diagnosi, accertarsi che una terapia sta funzionando o che – viceversa – si è pericolosamente vicini a effetti indesiderati, tutto questo è oggi 'a portata di mano' grazie agli straordinari progressi della tecnologia, in grado ormai di miniaturizzare e semplificare all'ennesima potenza gli strumenti e i programmi per eseguire alcune analisi.