RECANATI - Con una lettera inviata al quotidiano il Resto del Carlino, Fabio Palazzo, attacchino in città per conto della ditta Abaco di Montebelluna che ha l’appalto per le pubbliche affissioni recanatesi, ha denunciato di essere stato licenziato dopo che il’amministrazione Fiordomo si è lamentata di lui perché ha affisso manifesti delle forze di opposizione, mentre quando li ha attaccati dell’attuale maggioranza contro la vecchia amministrazione, allora andava bene.

Palazzo, che gestisce insieme alla moglie la piccola pizzeria di Piazzale Europa, ora si trova senza più incarico solo per avere fatto il suo lavoro. Lui non può sindacare cosa attaccare e cosa non attaccare.

Una bella patata bollente questa che rischia di finire in tribunale con il coinvolgimento della stessa amministrazione comunale. Palazzo infatti nelle lettera scrive, riferendosi alle motivazioni addottegli dalla società appaltatrice, che “non si può più avvalere dei suoi servigi perché il sindaco ha detto loro che non gradisce più il lavoro dell’attacchino”. “Forse perché c’è in ballo il rinnovo dell’appalto”, aggiunge ancora palazzo.

Se la vicenda è in questi termini, non mancherebbero neppure risvolti di carattere penale. E per non farsi mancare nulla neppure un qualche passaggio in consiglio comunale.

Sempre dalle colonne del quotidiano che ha ospitato la lettera di Palazzo, replica il sindaco per il quale la vicenda va ricondotta in un altro alveo.

“La ditta Abaco ha deciso di avvalersi, in piena autonomia – afferma il primo cittadino- di una coop sociale per le affissioni”.

Ma la pubblicazione dell'articolo, questa mattina ha fatto uscire un Pasquino dell'ultima ora (se ne sentiva la mancanza) che ha iniziato a diffondere una foto, fatta con il telefonino da come si presenta, di una persona che strappa i manifesti dell'opposizione, quelli tra l'altro che sarebbero costati il posto a Palazzo.

"Chi è costui?". Volto oscurato "..ma dalla fisicità non lo riconoscete?" annota l'anonimo.

Altri veleni nel barattolo della colla.

affi