Di Simone Giaconi, capo gruppo consiliare Per Recanati

RECANATI - Prima un dipendente comunale che denuncia l’amministrazione comunale, poi il grido d’allarme di chi ha gestito l’informagiovani per la possibile perdita di lavoro dei dipendenti del servizio ed ora la denuncia dello storico attacchino della nostra città per una vicenda incredibile che gli ha fatto perdere da un giorno all’altro il proprio lavoro.manifesti-pd

Naturalmente la versione ufficiale è diversa, l’amministrazione non sà nulla del rapporto tra privati e come Ponzio Pilato (esempio negativo della religione cattolica) si lava le mani attribuendo alla ditta la decisione.

Ma chi può credere che una qualsiasi ditta, a tre mesi dal termine di una convenzione con il Comune, assuma decisioni tanto imbarazzanti, quando per anni i servizi resi dal professionista erano stati impeccabili?

E come si può credere alla colossale bugia di un’amministrazione “tanto brava” che ha aiutato la famiglia dell’attacchino? É infatti vero l’esatto contrario: grazie all’intraprendenza di quella famiglia oggi l’amministrazione riscuote un regolare canone di affitto per un locale di sua proprietà!

Purtroppo si respira in modo tangibile un’aria di inquisizione in città dove l’amministrazione comunale usa due pesi e due misure tra “amici” e “nemici”.

Ed infatti mentre i manifesti di una lista di opposizione sono costati il posto ad un libero professionista recanatese (ma hanno fruttato alle casse comunali i soldi del diritto di affissione), i manifesti del partito del Sindaco vengono impunemente affissi fuori dagli appositi spazi, in luoghi vietati dalla legge, creando pericoli agli automobilisti in prossimità degli incroci, senza il pagamento dei diritti e senza la multa prevista dal codice della strada.

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