RECANATI - Niente chiusura il 1 gennaio di ostetricia e fino al 28 febbraio rimane tutto così anche se il personale medico verrà trasferito tutto a Civitanova. In pratica si potrà ancora partorire a Recanati. Almeno sulla carta. Ci sarà ora da capire meglio in che modalità resterà attivo il reparto.mater

La conferma a poche ore dal delicato consiglio comunale che voterà un documento per la salvaguardia di alcuni servizi al “S. Lucia”.

Il neo direttore dell’Area Vasta 3, Enrico Bordoni, lo ha annunciato questa mattina nel corso di un incontro con il personale e ha subito toccato l’argomento di ostetricia: medici a Civitanova ma personale (ostetriche, infermiere ed operatori socio sanitari) a Recanati fino al 28 febbraio. Personale che comunque potrà fare domanda per esprimere una preferenza circa la futura destinazione nell’ambito dell’area vasta.

Intanto sulle bacheche dell’ospedale ha fatto la sua comparsa la lettera della familgia Galeone che prende le distanze da quanto riferito dagli organi d’informazione circa la discriminazione dei papà italiani in corsia se c’è una degente di religione musulmana.

In pratica una netta smentita anche a quel parente che ha scatenato il pandemonio affidando alla pagine del Resto del Carlino (poi ripresa da vari organi d’informazione) una vicenda che i Galeoni riconducono in un alveo diverso.

“Con la presente –scrivono i coniugi Galeone, genitori del piccolo Davide- ci dissociamo dagli articoli di questi giorni riguardo la discriminazione dei papà negli ospedali durante gli orari notturni. Ci siamno sentiti tirati in ballo senza essere stati contattati da nessuno (il nome non è mai emerso e la stampa si è riferita al signor Marchetti, ndr) e soprattutto senza aver subito nessuna discriminazione essendo noi una familgia rispettosa delle regole in generale. Inoltre ci scusiamo soprattutto con il reparto di ostetricia e ginecologia, e con tutto il personale e cogliamo l’occasione per ringraziarlo per la professionalità ed il servizio che il reparto può vantare”.