RECANATI - Notte di terrore in contrada Ricciola, in una villetta immersa nella campagna recanatese nella parte pianeggiante che da sul versante di Castelfidardo. Il complesso, isolato, non ha case vicine e dista circa 500 m. dal Tara Center.

terrucidoroAVVOCATI2L’epilogo è stato di uno dei rapinatori, un 28enne di origine albanese, Marsel Myfatari, morto per un colpo di pistola esploso dal proprietario della villetta, Stefano Terrucidoro, 60enne consulente commerciale, molto noto in città. Terrucidoro (nella foto indicato dalla freccia), sposato e con quattro figli, si trovava però in quel momento solo nell'abitazione.

L'identità della vittima, residente a Tirana, è stata stabilita grazie al passaporto trovatogli addosso. L'uomo non risulta avere precedenti penali e si trovava in Italia da poco.

Non era ancora passata la mezzanotte quando almeno tre individui, ma i carabinieri sospettano che la banda fosse composta anche da altri elementi, hanno preso di mira prima l'abitazione principale, poi una dependance della villa, pensando in quel momento disabitata. Con delle mazze hanno forzato gli ingressi al piano terra della villa, abbattendo dei portelli in legno, e una volta all’interno iniziato a razziare oggetti di valori tra cui preziosi e quadri.

Il proprietario della villa, Stefano Terrucidoro, stava invece guardando la tv in una delle due dependance decentrate rispetto all’immobile e non si è accorto di nulla se non quando i ladri hanno tentato di forzare una finestra di questa parte della casa, colpendola con una pesante mazza.ter1

Terrucidoro, sentito il rumore dei vetri infranti, si è alzato, iniziando ad urlare. Ma i ladri non hanno desistito e allora il professionista, impaurito, ha preso un'arma da un cassettino dello studio ricavato nel locale e impugnando una Smith&Wesson, regolarmente denunciata, ha esploso un colpo di pistola in quella direzione.

Il proiettile ha raggiunto alla testa il giovane albanese di 28 anni che è poi deceduto durante il trasporto all’ospedale di Ancona. Il decesso è avvenuto alle Torrette verso le 3.

Il resto della banda si è dato alla fuga abbandonando sul posto la refurtiva sino a quel momento arraffata ed una vettura, una Lancia Y, posta all’interno della corte della villa, il cui vetro laterale sx è stato reso in frantumi. I ladri intendevano rubarla insieme ad un'altro mezzo, un'Alfa sw. Infatti gli inquirenti hanno trovato la refurtiva o già all'interno del mezzo o appoggiata allo stesso.Attanasio

Sul posto i carabinieri di Recanati e Civitanova insieme al ROS di Macerata. Per tutta la notte la zona, isolata e buia, è stata illuminata dalle fotoelettriche dei VVFF mentre i carabinieri del reparto scientifico operavano i sopralluoghi e altri iniziavano una battuta per intercettare il resto della banda in fuga.

L’inchiesta sulla dinamica dell’assalto è in mano al Procuratore della Repubblica De Feis.

Sembra che la banda avesse agito poco prima da un'altra parte e per colpire nella villa di Terrucidoro  avessero anche staccato l'elettricità. Resta anche da capire come mai i cani non abbiano abbaiato. Terrucidoro ha infatti riferito di non averli sentiti affatto abbaiare altrimenti si sarebbe accorto già del primo tentativo alla villa principale.

Stefano Terrucidoro è al momento indagato a piede libero. Belli

E' stato lui a dare l'allarme ai CC ed al 118. Il personale dell'ambulanza prontamente intervenuto ha operato subito la stabilizzazione del ferito sul posto per poi dirigersi verso Ancona con l'albanese però già in condizioni disperate.

Terrucidoro è assistito dagli avv. Attanasio e Belli (nell'ordine nelle foto a lato) che durante la notte e anche stamattina sono stati insieme agli inquirenti e al Terrucidoro nella villa.

"Un episodio che ha sconvolto la vita di una persona -hanno commentato i due legali- non possiamo entrare nei particolari coperti dal segreto istruttorio ma si è trattato di una cosa che ha messo a dura prova il nostro cliente".

L'ingresso della villa al n. 4 di contrada Ricciola. Di fronte il corpo principale preso subito di mira

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Il cortile interno della villa con in primo piano l'immobile preso di mira all'inizio del raid

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La dependance in cui si trovava Terrucidoro è la prima a sx della auto, sullo sfondo una seconda dependance, al centro l'immobile principale

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La Lancia Y che i ladri intendevano rubare nel cortile interno e utilizzare per la fuga con la refurtiva

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