RECANATI – Cade o non cade la ex B. Gigli? E’ recuperabile o no? Ancora non sono stati sciolti i quesiti relativi alla stabilità o meno dell’edificio la cui risposta deve venire da una relazione di un equipe di tecnici dell’Università Politecniica delle Marche. C’è la possibilità di salvare l’ex complesso delle Clarisse a Castelnuovo o anche quell’immobile è destinato ad una fine indecorosa?ex-Gigli-2

Dal suo forzato abbandono per via di alcune fessurazioni che avevano preoccupato, e relativo trasferimento per sicurezza delle scuole elementari nel complesso di sant’Agostino, il destino di quell’imponente contenitore rischia di rimanere indefinito nel tempo e pesare nel tempo su qualsiasi amministrazione comunale dovrà prendere delle decisioni circa il suo riutilizzo.

In questi giorni ha preso il via il cantiere del Centro Città che muterà l’assetto urbanistico della zona proiettando Recanati verso una nuova dimensione. Resterà però quel grande “palazzone” vuoto per il quale anche il tempo, impietosamente, sta agendo.

Non va meglio alle ex Clarissse il cui tetto sta progressivamente cedendo anche in altri punti e le ampie aperture oggi visibili convoglia o acqua all’interno dell’edificio con gli immaginabili ulteriori danni.

crollo2E la notizia che il Ministero delle Infrastrutture non ha finanziato il progetto presentato nell’ottobre scorso per la riqualificazione ed il rilancio del Centro Storico non aiuta verso interventi per il riutilizzo della ex scuola. L’amministrazione Fiordomo prevedeva attraverso questo finanziamento di 10 milioni di euro proprio il recupero della Scuola Beniamino Gigli e del complesso ex Clarissse per case protette e nuovi servizi per gli anziani (in collaborazione con gli IRCER), nuovi parcheggi e una revisione della viabilità, l'utilizzo delle energie alternative per gli edifici del centro storico e l’operazione di trasformare il centro storico in un centro commerciale naturale, il rifacimento del selciato del centro storico e il rifacimento delle linee di sottoservizi (in collaborazione con l’ASTEA).

Su 457 proposte progettuali ne sono state accolte 28 e nelle Marche ha vinto quella del porto di Ancona.

Se non ci saranno idee concrete non ci resta che attendere il crollo definitivo delle ex Clarisse ed il rapido deteriorarsi delle ex Gigli.