costume_scena_1.jpgIn quella che una volta era chiamata la "Sala dei Trenta", sopra il Teatro Persiani, ha trovato posto il Museo Beniamino Gigli, la più grande raccolta di cimeli e documenti originali dedicata ad un artista lirico. Nell'allestimento pensato dall'arch. Gabris Ferrari, il nuovo museo vuole essere un percorso nella musica e nel mondo del tenore. "Lavorare a questo progetto ha rappresentato un'esperienza estremamente stimolante", ha commentato il progettista del moderno allestimento di scoperta ed ascolto dedicato al tenore.

"Gigli -prosegue Ferrari- è un personaggio tipico della sua epoca perchè ne riassume lo spirito. E' un uomo che suscita emozioni per la sua origine, il suo vissuto, e l'inserimento nella contemporaneità".

Gabris non definisce l'allestimento un museo "ma piuttosto una concentrazione di materiali della sua vita che si sviluppa all'interno di un percorso inteso come racconto del personaggio e dentro il personaggio, attraverso le cose che gli sono state care, dalla delicatezza dei piccoli oggetti alla magnificenza dei costumi che ha indossato. Lo spirito del museo è dunque accompagnare il visitatore in un viaggio alla scoperta di un personaggio affascinante, capace di racchiudere in se il senso di un'epoca".

Una cosa però non è stata definita: chi apre il Museo Gigli, chi lo gestisce e in che orari. La coop Spazio Infinito che sino a pochi giorni fa gestiva lo spazio museale gigliano nella sede del comune non ha ricevuto alcuna comunicazione e alcuni cittadini che si sono recati al Teatro per vedere il nuovo allestimento ci hanno segnalato che era chiuso.

Fra pochi giorni, con i tanti ponti festivi in programma, Recanati sarà oggetto di un discreto movimento turistico, far trovare chiuso il museo sarebbe il colmo.
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