Di Franca Maria Galgano, capo gruppo consiliare FI

RECANATI -Toni trionfalistici quelli dell’ufficio stampa del comune di Recanati, toni con i quali si nascondono aspetti importanti di quanto accaduto nel consiglio convocato con procedura straordinaria e di urgenza sabato pomeriggio.bgigli

Quale l’urgenza? Quella di utilizzare il pretesto di un bando regionale in scadenza per effettuare un vero colpo di mano, in barba al diritto del Consiglio di prendere una decisone informata e ponderata ed in barba alla possibilità dei cittadini tutti di orientarsi tra diverse possibili alternative.

Tutto era già deciso, ancorché si sia ricorsi al ridicolo teatrino per cui l’ ATI di Ircer e tre ditte costruttrici hanno depositato le proprie proposte venerdì 27 . Giusto in tempo affinché i solerti funzionari del comune abbiano potuto valutare approfonditamente in mezza giornata - ma che efficienza! -  circa 150 pagine tra atti, piani finanziari, progetti e pareri e il consiglio sia stato forzato a riunirsi per dare validità giuridica a decisioni che non dovevano minimamente essere messe in discussione.

Galgano Franca MariaAnche nella maggioranza qualcuno ha manifestato il proprio dissenso, sia , palesemente, nella commissione riunita in tutta fretta alle ore 13 , sia assentandosi   dalla seduta così strategica: infatti sono mancati i voti di tre consiglieri di maggioranza oltre a quelli dei cinque consiglieri di opposizione.

Nei fatti, con la pressione della scadenza , è stato impostato un piano che vincola il Comune per i prossimi   25 anni per un appalto che vale oltre 13 milioni di euro in   servizi sociali ed assistenziali   per anziani, disabili e bambini : lo gestirà l’IRCER che, “occupato” dalla squadra del sindaco, come lui stesso ha sempre dichiarato, erogherà servizi esterni alla sua competenza .

Questo il vero valore di tutta l’operazione, mascherato dall’offerta di un edificio ,la ex scuola Gigli , ristrutturato ma in pieno centro , cioè in un ambito senza adeguati spazi esterni,   adiacente ad un parcheggio che, potenzialmente, potrebbe generare concentrazioni di inquinanti incompatibili con la presenza di una scuola.

Da tempo le opposizioni hanno chiesto di aprire un dibattito sulla destinazione di quell’edificio, tanti i cittadini che non ritengono adeguata la destinazione ad uso scolastico, privilegiando altri bisogni e consapevoli dell’inadeguatezza di quella collocazione.

Ma   i cittadini, come la Piazza Verde insegna,   non sono degni di essere ascoltati ……..

spazio commerciale

A3Fly