Nota della lista In Comune

RECANATI - La giunta Fiordomo PD-UDC-SEL nell’edilizia scolastica non ha mai brillato nel passato e continua a sbagliare anche oggi. Nel 2009 ha deciso di trasferire la scuola elementare B.Gigli nel complesso Sant’Agostino spendendo 1 milione e 300 mila euro con il risultato che è sotto gli occhi di tutti; bambini collocati in una vecchia struttura, con aule piccole, inadeguate, senza palestra, parcheggio ed area verde.

Nel consiglio comunale di lunedì 30 marzo u.s. una maggioranza risicata, condotta allo sbando da strategie fallimentari del sindaco Fiordomo, ha scelto di ristrutturare ed ampliare la vecchia sede della “B.Gigli” mediante l’intervento di un consorzio di imprese tra cui l’IRCER. L’intera operazione costerà 3 milioni e 700 mila euro, praticamente il costo necessario per costruirci una nuova scuola! Si decide quindi di investire su una struttura che già in passato aveva avuto problemi generati da falde acquifere e che nella campagna elettorale del 2009 lo stesso Fiordomo aveva promesso di voler abbattere per realizzarne una nuova nell’area del Foro Boario.scuola elementare b.gigli

Il plesso dovrebbe ospitare le classi di Sant’Agostino e la materna di Villa Teresa, che si troverà cosi ad operare a pochi metri di distanza dell'asilo di via Camerano. La fretta richiesta nell’approvare questo progetto, presentato in commissione lo stesso giorno del Consiglio, evidenzia l'incapacità di programmazione e la mancanza di strategie su questioni importanti come l'edilizia scolastica e la gestione dei servizi sociali. Un argomento così importante avrebbe meritato confronti e scelte condivise.

Ma l’operazione è molto più complessa e mette sul piatto anche la gestione di importanti servizi come quelli per anziani, disabili e malati di Alzheimer dal valore complessivo, nell’arco dei 25 anni, di 28 milioni di euro e che comporterà per il Comune il pagamento al consorzio di un canone annuale di 235 mila euro da corrispondere sempre per 25 anni.

Siamo più fiduciosi nei riguardi del CDA degli IRCER credendo che abbiano approfondito bene quest’opportunità, in modo responsabile come è sempre stato fatto nel rispetto delle volontà dei benefattori ed in linea con gli scopi statutari. La scelta di investire in una struttura non propria comunque non sembra un buon affare, viste le molte proprietà della Fondazione che necessitano di interventi di ristrutturazione che se effettuati porterebbero sicuramente a profitti maggiori da investire nei servizi erogati.

Ci domandiamo come si può approvare un’ operazione che assegnerebbe a privati interventi che a tutt’oggi sono prerogativa della Sanità Pubblica; allora si dica chiaramente che la Sanità Pubblica a Recanati ha fallito per cui tocca al privato provvedere. Se è così perché non si prende in considerazione il recupero dell’ Ospedale Santa Lucia almeno per i servizi essenziali, come il pronto soccorso con una partecipazione tra pubblico e privato?

Ad onor di cronaca va anche detto che i tanti accordi pubblico-privato promossi da questa amministrazione hanno fatto tutti una brutta fine. E’ fallito quello che doveva realizzare la cittadella dello sport, non si è saputo più niente del Social Housing di Chiarino, nessuno ha visto il nuovo asilo che doveva sorgere a Fonti San Lorenzo, ha preso una brutta piega il progetto della piazza verde di Villa Teresa che è stato trasformato in un supermercato.

La soluzione che propone da sempre la lista “In Comune” per la scuola “B. Gigli” è quella di costruire un nuovo plesso sotto il rione Mercato, che divenga una cittadella dell’istruzione primaria; dalla materna alla media. Una nuova scuola che risponda ai moderni standard urbanistici prescritti per l’edilizia scolastica, dove l’accesso per i genitori sia facilitato. Pensando alla “B. Gigli” ci viene in mente il grande parcheggio che ha preso il posto del vecchio e glorioso campo sportivo F.lli Farina, scippato alla città con un atto d’imperio, questa volta da “Grande Stalin”, correggiamo il “piccolo” chiedendole scusa se l’abbiamo sminuito nell’importanza che le compete.

Ma se veramente il parcheggio un giorno dovesse registrare il pieno, ci chiediamo quale aria saranno chiamati a respirare alunni ed insegnanti della nuova scuola B. Gigli.