RECANATI - Buio in sala, il brusio che unisce gli spettatori tra le poltroncine di velluto rosso si interrompe lasciando spazio ad un attento silenzio. La stessa curiosità accomuna grandi e piccini, occhi puntati sul palcoscenico mentre i riflettori si accendono: al Teatro Persiani si è chiuso così, sabato 18 aprile, il sipario sul Recanati Experience, l’evento che, per tre giorni, ha portato le culture digitali tra i banchi di scuola.

In prima fila, pronti a salutare i Digital Days, c’erano il Sindaco Francesco Fiordomo, l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione comunale, Rita Soccio ed il partner Eli-La Spiga Edizioni, rappresentata dal suo amministratore delegato Michele Casali. “Da tempo collaboriamo con il Giffoni Experience – ha detto il primo cittadino – questa volta abbiamo voluto offrire ai nostri ragazzi un percorso diverso, con il Giffoni Innovation Hub, il dipartimento dedicato all’innovazione, abbiamo proposto un format finalizzato a dare una mano ai giovani che credono nelle loro idee e vogliono farne una professione. Lavorare con gli studenti nel segno delle nuove tecnologie ci è sembrata un’opportunità straordinaria”. Entusiasta Michele Casali: “Vedere dei giovani, poco più che diciottenni, lavorare ad un progetto imprenditoriale, di sabato sera, con passione ed abnegazione mi ha convinto su quanto possano insegnarare iniziative come questa – ha chiarito - Trasmettere agli studenti questa voglia di innovare e credere in nuovi progetti significa preparare quel ricambio generazione capace di dare il giusto slancio alla nostra imprenditorialità”.Senza titolo 11 770x512

Finiti i saluti di rito, è tempo di lasciare spazio ai veri protagonisti della serata: i ragazzi. Primo a solcare il pacoscenico è stato Bruno Malai, scelto tra centinaia di ragazzi degli Istituti secondari di primo grado che, grazie alla guida di Andrea Postiglione, founder & CEO di Mangatar (un’azienda salernitana sviluppatrice di videogames), sono riusciti ad abbandonare per un momento la “poltrona” del giocatore, ponendosi verso il settore del gaming con sguardo critico e attento. Destroy Galaxy Seven, ideato dal dodicenne, è ambientato nello spazio e vede un ninja cyborg intento a salvare una galassia dalle grinfie di un cammello gigante.

È poi il turno dei più grandi, grazie alla collaborazione con Davide Neve di auLab e Lisa Di Sevo di dPixel, circa 50 studenti delle scuole superiori si sono avvicinati per la prima volta al mondo dell’imprenditoria e delle startup. I giovani sono stati in grado di definire la propria mission aziendale, districarsi con disivoltura tra le ardue leggi del mercato, approcciarsi in modo originale al marketing. Sistemi operativi di ultima generazione, in perfetto stile “Her”, che rispondo ad ogni esigenza con facili comandi vocali; passando per software in grado di controllare tutte le funzioni della casa, dall’allarme al risparmio energetico; fino al riutilizzo del caffè esausto come risorsa energetica alternativa: queste alcune delle intuizioni dei giovani presentate per la prima volta al pubblico. Ad essere incoronato è stato Massimiliano Piccinini con il suo sistema operativo a controllo vocale. L’idea verrà accelerata dal team di mentor ed esperti di Giffoni Innovation Hub, in collaborazione con uno dei più importanti fondi di Venture Capital Italiani (Dpixel). Inoltre, la startup sarà presentata, in occasione della 45esima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 17 al 26 luglio ad una platea di investitori e business angels italiani ed internazionali.

La serata si è conclusa nel segno dell’arte grazie allo spettacolo “Fantasia a piede libero” di Monsieur David. Classe 1974, torinese di nascita, Monsieur David (Davide Ragusa) incanta da diverso tempo il pubblico con il suo particolare Teatro dei Piedi, che si rende unico nel suo genere per la particolare umanità che l’artista trasferisce ai suoi personaggi e per una drammaturgia apparentemente senza struttura, che lascia lo spettatore libero di esplorare una dimensione assolutamente intima e personale. “Tutti noi quando eravamo piccoli ci siamo divertiti ad usare la fantasia, era uno dei nostri giochi preferiti – ha raccontato l’artista - Inventavamo storie, identità con cui trascorrevamo parte del nostro tempo libero. Crescendo, i troppi impegni legati ad una società frenetica, ci hanno ostacolato nella massima espressione della fantasia, limitandoci ad investire le energie nelle quotidiane attività lavorative ed organizzative che giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Quello che vogliamo fare con questo spettacolo è invitare i giovani a non abbandonare l’estro e la creatività”. David ha recentemente lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma www.derev.com, partner di Giffoni Innovation Hub, per la realizzazione di un docufilm ispirato allo spettacolo. La pellicola sarà girata nelle scuole elementari, medie e case famiglia, facendo emergere il punto di vista spontaneo delle nuove generazioni sul valore della fantasia e dell’immaginazione.