RECANATI – Il lungo elenco di motivi del contendere tra Centro Nazionale Studi Leopardiani e comune si arricchisce di un nuovo capito,o che potremmo definire “della staccionata divelta e dei divieti rimossi”.

Un contrasto questa volta tanto forte che il presidente del CNSL, Fabio Corvatta, ha ritenuto far intervenire i carabinieri e la polizia locale.

E’ accaduto che ignoti vandali non abbiano trovato di meglio che abbattere un staccionata, peraltro in un punto pericoloso, e per di più di grande attrazione per i turisti per l’eccezionale panorama che vi si gode.

Il punto si trova all’interno dell’area verde di proprietà del CNSL e la direzione ha ritenuto per motivi di sicurezza interdire il passaggio di pedoni anche se a malincuore visto che il percorso che dal CNSl porta alla ricostruzione del sacello di Leopardi, passa per un suggestivo viottolo e conduce al Colle dell’Infinito, è una attrattiva per i visitatori.

Fatto sta che posti i divieti, all’improvviso un responsabile dell’UTC del comune è intervenuto rimuovendo prima i blocchi ad un cancello, poi in altri punti.

“Un atto di prepotenza” ha commentato il presidente del CNSL che ha dato seguito ad una serie di telefonate roventi.

Quella catena che il dipendente aveva rimosso è stata restituita, i divieti sono tornati al loro posto, ma il CNSl si riserva di denunciare l’accaduto alle autorità.

Stamattina però il cancello era semi aperto e le barriere spostate. Anche in nastri evidenziavano che qualcuno li aveva strappati e poi alla meglio riannodati.

Intanto grazie alla sensibilità del Lions Club è stato ripulito da sporco ed erbacce il Sacello di San Vitale che secondo le cronache di Ranieri ospitò per qualche tempo le spoglie di Giacomo Leopardi. Le pietre che compongono la tomba erano state messe in un angolo nel 1937, anno del Centenario della Morte, e mai valorizzate. Nel Bicentenario della Nascita, nel 1998, si arrivò ad un recupero e valorizzazione delle stesse in chiave di monumento.