RECANATI - Joan Baez, 75 anni una delle più grandi voci femminili di tutti i tempi, torna a suonare in Italia: porterà infatti “An evening with Joan Baez”, il Joan Baezsuo nuovo tour, a Ravenna, mercoledì 13 luglio al Palazzo Mauro de Andrè, per un concerto che sarà l’evento conclusivo della ventisettesima edizione del Ravenna Festival.

Seguirà, nel minitour italiano di appena quattro date, un’esibizione il 14 luglio a Gardone Riviera (per il Festival del Vittoriale Tener-a-mente 2016), il 16 luglio a Recanati e l’ultima data della cantautrice statunitense che sarà lunedì 18 luglio al Cavea Auditorium Parco della Musica di Roma.

Una serata che si annuncia fin d’ora come indimenticabile e volta a segnare una nuova, preziosa, tappa nel percorso che Musicultura/Lunaria segue da anni portando quelle voci in grado di interpretare le passioni e le spinte innovative dei grandi movimenti popolari che, nel secolo breve, hanno contribuito a cambiare il mondo.

Joan Baez, 75 anni, nella propria lunga e intensissima carriera è passata dai temi della beat generation all’impegno per i diritti civili, diventando il simbolo di una generazione ‘in rivoluzione.

Qualche esempio? Nel 1965 canta l’inno pacifista ‘We shall overcome’ e si unisce alla voce di Martin Luther King nella storica marcia in Alabama; e nel ‘66 è al fianco di Cesar Chavez e dei Joan Baez Hamburg 1973 2811contadini immigrati della California, nella loro lotta per ottenere migliori condizioni di lavoro e di vita.

Poi la musica e l’attivismo politico diventano inseparabili per Joan Baez quando l’America comincia a parlare del Vietnam: ‘Where have all the flowers gone?’, chiede Joan con la chitarra, gridando pubblicamente la propria obiezione alle spese di guerra.

Icona, dunque, del pacifismo, e della lotta per i diritti civili, ha anche interpretato la canzone di Gianni Morandi, ‘C’era un ragazzo che come me...’, facendola conoscere al mondo intero. Così, come era stata in Vietnam nel Natale del 1972, mentre Nixon scatenava il terrificante bombardamento di Natale su Hanoi, è stata anche la prima ad esibirsi a Sarajevo, allo scoppio della guerra; e la prima in assoluto a cantare nell’ex penitenziario di Alcatraz, per beneficenza. E oggi la sua voce si è alzata dopo la sconvolgente moltiplicazione di attentati terroristici: «I am Paris, I am Beirut, I am Baghdad, and beyond...».

Il concerto offrirà l’occasione per ripercorrere una lunga carriera iniziata più di 50 anni fa. Mezzo secolo durante il quale Joan Baez ha sempre raccontato tutto ai propri fan, continuando a rinnovare i propri concerti con passione, energia e vitalità, sempre alla ricerca di una buona canzone, di una giusta causa da sostenere, confermandosi un tesoro invidiabile per l’umanità.